Rassegna storica del Risorgimento
DUE SICILIE (REGNO DELLE) ; LEGA ITALIANA
anno
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1917
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pagina
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738
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788
<. Paladino
sarebbero passate. Nell'ini caso e nell'altro erano non lievi difficoltà quelle, elie il governo di re Ferdinando doveva superare, per man tenere un corpo di spedizione a parecchie centinaia di chilometri dal proprio territorio. Cosa ancora più grave era la deficienza di fondi disponibili per la guerra. È noto che il Governo, per far fi-onte all'inatteso incremento dell'uscita, dovette emettere un prestito di tre milioni per due terzi della somma forzoso (7 aprile). Ma non si sa che la Gassa del corpo di spedizione affidato al Pepe, per mancanza di danaro, non potè partile da Napoli prima del 2 maggio, un mese dopo che le prime truppe erano salpate per la Lombardia 1 Tanto- che, in, previsione che essa non giungesse al quartiere generale prima: della fine dei maggio, il ministro della guerra, Raffaele Del Giudice, fu costretto a chiedere al suo collega degli esteri, che si provvedesse al pagamento degli averi alle truppe ed al loro sostentamento con danaro fornito dai consoli, o preso in prestito dai Governi italiani. Il ministro degli esteri, che era il Dragonetti, rispose che né i consoli, né gli altri rappresentanti diplomatici sarebbero stati in grado di provvedere alle esigenze dell'esercito pei* mancanza di fondi; né d'altra parte questi sì sarebbero potuti chiedere agli altri Governi, poiché essi non sarebbero stati in condizione di darne. Infine il ricorrere ad altri mezzi sarebbe stato poco decoroso per ftCfaerno; Ut'ministro della guerra insistette, ma il Dragonetti (ohe non era certo un agente della famosa camarilla di Corte, la quale, secóndo il Massari, avrebbe frustrati gli sforzi del Gabinetto Trova a prò della guerra) rispose di nuovo negativamente. ' Malgrado eiò, i due battaglioni del 10 di linea, aggregati alle truppe toscane, furono pagati dal Commissario di guerra del Granduca. -
Se il Colobiano, invece di fermarsi ad un esame superficiale delle condizioni economiche del paese, che lo ospitava, avesse approfondito lo sguardo sino a scoprire la realtà sotto il velo delle apparenze ingannatrici, probabilmente non avrebbe definito il re eli Napoli o-m-piamente e doviziosamente fornito di mezzi militari.
Ad onta di lutto ciò, molte delle cose desiderate dal rappresentante sardo furono prontamente eseguite. Il Dragonetti connota 6 aprile, premesso che niun desiderio era più vivo nel regio governo, quanto quello di contribuire al risolvimento della causa nazionale , e considerando come virtualmente esistente la legat che la rapidità degli eventi aveva fin'allora impedito, di sottoscrivere, annunziava al Colo-
1 IfJfìsa scambiatisi tira il Del Giudice e il Dragonetti il 12 e 13 maggio 1848. (Ivi)