Rassegna storica del Risorgimento

DUE SICILIE (REGNO DELLE) ; LEGA ITALIANA
anno <1917>   pagina <742>
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G. Paladino
Per la lega politica, formassero, di concerto coi rappresentanti delle altre potenze italiane, un progetto, nel quale il Regno delle Due Sicilie figurasse come parte contraente sotto tutte quelle clausole di premi­nenza e vantaggi, che gli eran dovute per la sua importanza.
Per la partecipazione armata di un corpo di truppe napoletane alla campagna d'indipendenza, stabilissero ogni cosa circa il tratta­mento, la somministrazione di effetti di casermaggio, di viveri, di ospedali, di rinnovamento d'armi e di equipaggiamento>.n modo che venisse assicurata alla regia truppa la somministrazione di quanto le era necessario.
Per le spese relative a tutte queste forniture, autorizzassero l'aper­tura, di un conto corrente con la finanza napoletana, onde ottenere il rimborso in modo regolare.
Si escludessero dal congresso i rappresentanti della Sicilia" come non aventi qualità legalmente e politicamente riconosciuta.
Nel caso che i principi italiani intervenissero allo svolgimento delle operazioni, si prevedessero nelle trattative tutti i casi, nei quali l'uno o l'altro di essi dovesse assumere il comando generale;
Queste furono le istruzioni deliberate nei Consiglio dei ministri dell' Il aprile, come risultano dal testo originale da me trovato ; l ma di esse esìste un'altra copia con alcune aggiunte, che riguardano tre punti di importanza capitale. Evidentemente trattasi di deliberazioni supplementari prese dal Consiglio nella stessa o in altra riunione, che, essendo state introdotte nelle istruzioni ufficiali date ai plenipo­tenziari, meritano di esser portate a conoscenza dei lettori.
Innanzi tutto il governo di Ferdinando, a conseguire la totale liberazione dell'Italia dal giogo straniero, voleva che nel congresso si determinasse il contingente da fornirsi da ogni Stato in esercito, flotta e munizioni da guerra, senza ohe intanto venisse differita la spe-dizìone delle truppe napoletane nei campi lombardi.
In secondo luogo i rappresentanti napoletani erano autorizzati a trattare non solo con quelli di Piemonte, Toscana e Roma, ma anche cogli inviati degli altri Stati italiani, o non ancora costituiti, o non ancora legittimamente riconosciuti.
In ultimo il governo dava facoltà ai rappresentanti di proporre le basi di una federazione di batti gU Stali italiani e d'una dieta gene­rale che, riunendosi a luogo e tempo stabiliti, si occupasse clegl' inte­ressi generali politici di tutta la penisola, determinasse i contingenti
1 Fascio 4185. verbale ò tutto di pugno del Txùja e porta le firmo auto grafo dei ministri presenti.