Rassegna storica del Risorgimento

DUE SICILIE (REGNO DELLE) ; LEGA ITALIANA
anno <1917>   pagina <743>
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Il governo napoletano e la Ioga Ualiana nel marzo e aprile 1B4B 74 3
di ciascuno Stato per l'esercito federale, giudicasse delle differenze che potessero sorgere tra i singoli confederati, procurasse di stabilire la maggiore concordanza possibile delle costituzioni e dei codici, trat­tasse l'unione doganale, rispettando sempre in tutta la loro durata i trattati di commercio in vigore, raccomandasse l'uniformità nella mo­neta, nei pesi e nelle misure,-proponesse un'unica rappresentanza di­plomatica allo straniero.
Le deliberazioni supplementi si trovano tutte nelle istruzioni speciali al duca Proto, la cui nomina a plenipotenziario avvenne dopo,a e sono riportate quasi integralmente in quelle ufficiali date dal Dragonetti al principe di Golobrano, capo della Missione, e pub­blicate dal Bianchi;8 sicehè possono considerarsi, senza tema d'incor­rere in errore, come approvate da tutto il Consiglio dei ministri e sanzionate dal He. La sola differenza riguarda l'ammissione al con­gresso degli Stati italiani retti da governi provvisori, che nelle istru­zioni del Proto sembra ispirata a criteri più larghi, mentre in quelle del Golobrano viene subordinata al giudizio dei plenipotenziàri degli Stati regolarmente costituiti. Si osserva inoltre che le istruzioni date al Golobrano escludono più recisamente l'ammissione al congresso dei delegati siciliani, e non poteva essere diversamente dopo la di­chiarazione di decadenza votata a Palermo il 13 aprile contro la mo­narchia borbonica.
La missione napoletana giunse a Roma il 18 aprile, e; l'indo­mani venne presentata dal Ludolf al card. Antonelli. Questi l'accolse con la massima cordialità dichiarando, che era desiderio del Governo Pontificio che il congresso italiano si riunisse al più presto possibile, e che a tale scopo aveva rivolto invito a tutti i governi della peni­sola. Il Granduca aveva già notificata la sua adesione. Carlo Alberto invece aveva risposto sembrargli più opportuna la riunione.in Torino dei delegati militari delle singole potenze per provvedere alla con­ciotta della guerra, n Governo della Santa Sede non la pensava, in questo, allo stesso modo* g sperava che Carlo Alberta, vedendo gli altri principi italiani deliberati a formare la lega, si decidesse ad
i Qnestfultima facoltà relativa ni contingente, ohe ciascuno Stato doveva fOr nire por l'esercito federale, manca nella minuta delle istruzioni, e fu aggiunta nella copia data al plenipotenziari*
E nelle istruzioni per il Proto e in quelle per f Golobrano manca soltanto l'ultima facoltà da attribuirsi alla costituenda diete, circa l'unica rappresentonfca diplomatica allo straniero.
Voi "V, pagg. 478-81.