Rassegna storica del Risorgimento

DUE SICILIE (REGNO DELLE) ; LEGA ITALIANA
anno <1917>   pagina <744>
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0.. Paladino
inviare i suoi rappresentanti. In tal senso eransi fatte istanze presso il re dal legato pontificio mons. Corboli-BussL Ora si attendeva di sapere se il governo di Nàpoli avesse rivolto formale invito a quello piemontese, e quale risposta ne avesse ricevuta. Ove questa fosse negativa, la Santa Sede non sarebbe aliena dall' acconsentire che si facesse un passo collettivo presso il re di Sardegna d' accordo cogli altri sovrani costituzionali. '
La risposta del cardinale Antonelli fu immediatamente comuni­cata al Dragonetti, al quale il Colobrano e il Ludolf d'accordo rivol­sero vive raccomandazioni, perchè, nell' inviare le truppe in Alta Italia, se ne facesse passare una parte per le vie di Roma. 11 popolo di questa città avrebbe accolti col massimo entusiasmo i brillanti reggimenti di cavalleria napoletana, e il nome di re Ferdinando sarebbe benedetto e levato ai cieli.
Quando il rapporto del Colobrano pervenne a Napoli, era già noto il rifiuto del Governò piemontese air invio dei proprii plenipo-tenziarii, poiché fin dall'8 aprile il Palazzuolo aveva data comunica­zione al Ministro degli Esteri di un colloquio avuto col marchese Pareto. Alle richieste dei rappresentante napoletano perchè il governo di S. M. Sarda aderisse al congresso accettato in massima dal papa, il Pareto aveva risposto di non essere alieno dall' approvare la pro­posta; ma nel momento in cui altri popoli d'Italia, i cai governi non erano ancora definitivamente costituiti, stavano per entrare nelT unione, non potevasi trattar questa né dal punto di vista com­merciale, né da quello politico. Aveva poi aggiunto che, essendo le potenze italiane d1 accordo sul principio di liberare la comune patria dalla presenza dello straniero, sarebbe più conveniente che ciascuna di esse inviasse delegati militari al quartiere generale piemontese, onde intendersi sulle operazioni belliche. Identica risposta erasi data al Nunzio pontificio dietro le sue aperture.3
Ad onta di ciò, il Dragonetti ordinò al rappresentante in Torino d'insistere presso quel governo per I invio dei plenipotenziaria; a Roma, ove già trovavasi in quei giorni la missione napoletana, giacché * la guerra non doveva impedire le trattative per la conclusione della lega ." Non era tale anche il pensiero espresso dal Colobrano
1 Colobrano al Dragonetti, Bonut, 19 oprilo 1848. Questo e gli altri rappòrti del Colobrano sono noi Fascio 4187 [Beali truppe partite per la Lombardia), mentre sarebbe più naturale che si conservassero nell'asolo 4185 {Lega italiana).
a Paiamolo a Cariati, 8 aprile 1848 (Fascio 4185).
a Dragonetti a Palazzuolo, 18 aprile 1848 (Ivi).