Rassegna storica del Risorgimento

DUE SICILIE (REGNO DELLE) ; GARIBALDI GIUSEPPE
anno <1949>   pagina <142>
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142 Luigi Antonio Pagano
Al Ministro Segretario di Stato per gli affari di Sicilia
N. IS12. Napoli 27 febbraio 1854.
Eccellenza,
Il Regio Inviato a Londra ha partecipato Vanivo colà del famigerato Garibaldi il guaio paro voglia riattivare il progetto della masnada rivoluzionaria.
L'emigrazione in seguito alla questione TorcoRussa raddoppia di attività per otte­nere la rigenerazione d'Italia e d'Europa. Due emissari; di Parigi san giunti in quella Capitale cioè un tale Manuzzi e un tale Dr. Ruzzi.
10 mi sollecito renderne consapevole VE. V. per sua opportuna intelligenza.
L'Incaricato eie. Carqfa.
H Generale sostava pòco più di un mese nella capitale inglese; ivi abboccava si con il vecchio amico e maestro Mazzini 1) (il quale, pochi giorni dopo il suo arrivo avrebbe manifestato il progetto di inviarlo in Sicilia per capitanarvi una insurrezione), frequen­tava specialmente l'emigrazione italiana, e prendeva contatto coi maggiori agitatoti europei fra cui, oltre Mazzini e Orsini, Kossuth, Ledru-BoBin, Worcell, Pulszsky, Herzen in uno storico convegno promosso dal console americano a Londra Giorgio Sanders, di cui ci è rimasta sicura memoria. 2)
Le calorose accoglienze, che ebbe a tributargli la popolazione inglese non lo disto­glievano, però, dall'intento caro al suo cuore: procurare, cioè, alm nave il miglior nolo, che gli consentisse il ritorno ai patri lidi a la terra promessa che tanto amo e che mi sfuggo ogni-qualvolta e mi bandisce qua! reprobo, come già aveva scritto all'amico Augusto Vecchi in Torino in una sua lettera datata da Baltimora, 30 dicembre 1853.3)
Aiutato specialmente dai fratelli Leonino, titolari di una casa commerciale di Londra, che trafficava in carbone, ebbe modo di noleggiare la nave per un carico della stessa merce da trasportare da New Cosile a Genova.
11 suo prossimo ritorno in Italia acuiva intanto i timori del Governo napoletano, e i sospetti divennero così gravi che lo stesso Governo ritenne perfino opportuno di far interpellare quello di Torino sulle effettive intenzioni del Generale, ricevendone le dichiarazioni rassicuranti, contenute nel seguente altro rapporto, e cioè, che il ritorno di Garibaldi in Patria era determinato da motivi puramente sentimentali consistenti nel desiderio di rivedere i suoi cari, e che la sua condotta non poteva destare alcuna appren­sione, avendo il medesimo fatto formale promessa di dedicarsi soltanto all'esercizio della navigazione.
M Ministro Segretario di Stato per gli affari di Sicilia.
N 1837. Napoli 11 marzo 1854.
Eccellenza,
Ho comunicato al Regia Diplomatico di Torino, che Garibaldi, in seguito delle pra­tiche fatte presso l'Inviato sardo in Londra, ha ottenuto la permissione di recarsi a Nizza
*) F. Onsitn, Memorie, Torino, 1862, p. 106; G. MACAULAY THEVELYAN, Garibaldi e i Mille, pag. 28, cfr. pure l'altro rapporto del Carata in data 8 marzo 1854, N. 1760 pubblicato da A. M. GinsALBERTI, Documenti Orsiniani intorno al secondo tentativo di Lnnigiana, Bologna, 1934, p. 8.
2) M. MEWGHUW, Luigi Kossuth nel suo carteggio con. Giuseppe Mazzini cit., p. 165; BOLTON KING, Mazzini, trad. M. Pezze Pascolato* Firenze, 1926, p. 174, 371.
s) G, GAM BALDI, Scritti politici e militari cit., p. 71.