Rassegna storica del Risorgimento

DUE SICILIE (REGNO DELLE) ; GARIBALDI GIUSEPPE
anno <1949>   pagina <152>
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152 Luigi Antonio Pagano
Allegato 3.
. 1033 ? Riservatissimo. . n, . ~Me.
Tarmo 26 moggio lao4.
Signor Cavaliere,
Del tentativo di Lerici non sipario quasi più e il partito repubblicano sfogasi instan­cabilmente di persuadere che sia atto isolato di leggerissima portata.
L'istruzione sul luogo prosegue, non è però ancora avanzata tanto per conoscere a quale autorità competa lo esame dello attentato.
Non pare che nette montagne di Spezia siansi fatti altri arresti oltre quelli indicati nel mio foglio del *22 n. 1026.
Voleasi che presso Lucca fossero stati arrestati il Regio suddito Ignazio Frigerio ed il noto Saffi, il governo Toscano ha anzi mandato qui ufficiali comunicazioni, ma la nuova era erronea.
Consta che Frigerio si tratterà a Genova e pretendesi che Saffi sia vagante in quei siti, e non sia ancora uscito dal territorio Piemontese.
Si assicura del pari che Mazzini sia nella condizione del Saffi e che, mascherato da Pastore e noto a pochissimi, si nasconda nelle capanne che circondano Sarzana.
Per quanto raccogliesi il di lui piano, riuscendo l'ultimo tentativo, è di progredire sui Ducati e sulla Lombardia.
Un movimento contemporaneo e di ausilio era organizzato nel Ticino diretto da Lemmi e GriUanzone che colà trovavansi.
A piccola distanza di tempo avrebbe avuto luogo il movimento di Roma, del quale diedi cenno al sopracennato foglio n. 1026 e pel quale un deposito di armi trovavasi da qualche mese celato netta casa di campagna di un Sig. Guglielmi presso Ostia. L'azione nei Reali Domini, che, ben muniti come sono, non offrono confidenza ai rivoluzionari, era serbata pel momento in cui l'Italia si trovasse già in stato di commozione.
Progettavasi allora tentare uno sbarco ed un moto in Sicilia, speratasi chiamar quivi un rinforzo del Regio Esercito ed agire allora nelle Provincie continentali che rimanessero sguarnite.
I seguenti individui mi vengono indicati come fautori dello sbarco in Sicilia e di essi la maggior parte è ora a Nizza: Natale Danesi, Antonio Tripotti, Basilio, Giuseppe del Re, Ulisse Sabatini di Roma, Siniscalchi.
Gradisca eie. Canofari.
A S. E, Carafa di Traetto - Napoli.
Allegato 4.
N. 1039 Riservatissimo m . lae*
Tonno 26 maggio 1854,
Signor Cavaliere,
II rapporto di questa data n. 1033 era già scritto e nel momento ricevo notizie esser Mazzini giunto ier sera a Torino, esserne ripartito questa mattina ed essersi diretto attra­verso montagne di Aosta a Losanna, ove intènde fermarsi. Dice che per ora i di lui progetti rimangono sospesi. Infonde ai suoi la persuasione non poter VAustria dichiararsi se non per la Russia e che il giorno di tal dichiarazione è giorno di rivolta pel Lombardo Veneto, sostenuto dall'Inghilterra e dalla Francia, la rivoluzione poi di Lombardia menerebbe immediatamente a quella di tutta l'Italia.
Possiede e distribuisce numerario piuttosto con larghezza a pochi che lo circondano. Dichiara non esser vero che lo sbarco di Lerici tendea a sommuovere il Piemonte ma che era minato pel Modenese, di dove avrebbe progredito verso il Nord. I suoi consorti vanno già evadendo e ripiegano verso Svizzera. I soldati e le Autorità Piemontesi lo sanno e non vogliono perseguitarli,
Mazzini non pertanto non mostratasi affatto sicuro di se stesso é metteva molta cura
net celarsi e móltissima rapidità nel continuare il suo cammino, /-, > .
d anojarz.
A S. E. Carafa di Traetto - Napoli,