Rassegna storica del Risorgimento
DUE SICILIE (REGNO DELLE) ; GARIBALDI GIUSEPPE
anno
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1949
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pagina
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155
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Garibaldi nei rapporti degli agenti diplomatici napoletani 155
Nonostante le pacifiche intenzioni ufficialmente espresse da Garibaldi, cui corrispondevano i fatti, il Governo della Santa Sede, reso edotto di questi suoi viaggi, sempre in preda a sospetti, affrettavasi a spedire a Civitavecchia rinforzi a mezzo di due pìccoli piroscafi, i cui comandanti ricevevano istruzioni di battere crociera, onde impedire che lo stesso Garibaldi potesse tentare sbarchi nella zona costiera di Roma.
Così era riferito nella consueta nota del Garafa:
Al Ministro Segretario di Stato per gli affari di Sicilia.
N. 5373. Napoli 28 agosto 1855.
Eccellenza,
In continuazione del mio foglio del 25 corrente mi sollecito comunicare a V. E. avermi U Console in Civitavecchia riferito che il Governo della Santa Sede, all'annuncio ricevuto che al noto Garibaldi sia stato affidato il comando di un legno a vapore mercantile di bandiera Sordo, ha colà spedito un rinforzo di 50 uomini fra carabinieri ed artiglieri su due piccoli piroscafi, dando istruzioni ai rispettivi comandanti di mettersi in crociera per impedire qualunque sbarco che il cennato Garibaldi potesse effettuare di persone sospette
sulle coste di Roma. r,T . *. .
u Incaricato eie.
Carafa.
Al termine del medesimo anno '55 il Generale, che aveva lasciato il comando del vapore a Salvatore, imbarcatosi sopra altro vapore <c San Giorgio con destinazione a Porto Torres, dopo una breve forzata sosta a Portovecchio (Corsica), a causa di una improvvisa tempesta, si fermava poi, per gualche tempo, all'isola della Maddalena, ripartendo il 30 dicembre dello stesso anno per rientrare a Genova. *)
Precisamente a quell'epoca risalgono le trattative che Garibaldi intraprese coll'inglese Riccardo Collins, vecchio ufficiale della marina britannica per l'acquisto di terreno nell'isola di Caprera, corrispondendo il prezzo in 360 sterline, somma tratta dal piccolo patrimonio ereditato dal fratello Felice, morto appunto nel novembre 1855. 2)
Ragguagli intorno al sopradetto viaggio con sufficiente approssimazione alla verità pervennero dal console napoletano a Cagliari al Carafa, il quale, a sua volta, ebhh pure a segnalarli al Ministro di Sicilia con due successive note.
Al Ministro Segretario di Stato per gli affari di Sicilia. N. 52 - Riservato Napoli 4 gennaio 1856.
Eccellenza,
Venendomi assicurato da Cagliari esser colà giunto il sedicente Generale Garibaldi con lo scopo a quel ano dicesi di cacceggiare, e che il medesimo non comandi pia il vapore sardo a Salvatore, mi sollecito rendamela consapevole in continuazione della precedente corrispoiulenza e perche voglia rimanerne intesa. VIncaricato etc
Carafa,
1) E. PETELLA, Da Pòrto Venere alle isole detta Maddalena e Caprera eh.,
pp, 340 e 342.
2) G. MACAULAY TREVELYÀN, Garibaldi e i Milla cit., p. 41 e C. CESARI, Gari baldi e alcune pagine meno note della sua vita cit., p. 250.