Rassegna storica del Risorgimento

DOLFI GIUSEPPE ; MAZZINI GIUSEPPE
anno <1949>   pagina <168>
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Elio Conti
entrare ed entrerebbe nel nuovo. Dovreste fare eleggere una Commissione di tre operai, salvo ad essi di consigliarsi con uomini appartenenti alla classe media e dar loro facoltà di convocare un'assemblea compasta d'un delegato per Società per discutere, appena steso, lo Statuto.
Addio, credetemi vostro Giuseppe
Sto meglio, ma, come vedete, lo scrivere non mi giova, e detto.*) Ricordatemi con af­fetto a Massoni, a Fabbrini e agli amici. Raccomandate a tutti che siano fermi a un solo disegno e non se ne sviino, e concentrino tutti i messi a una forte impresa sul Ven(eto) nella primavera seguente; e fin là, manifestazioni gigantesche per Roma basterebbero ad accendere una tremenda agitazione europea intorno a L(uigi) Napoleone). Il disegno militare dell'impresa alla quale accenno è maturato e approvato da uomini militari. Su quel terreno abbiamo posizioni che, occupate una volta, darebbero tempo di raccogliervi un esercito di volontari; abbiamo popolazioni unanimi, disposte a fare; abbiamo l'elemento ungarese presto alla diserzione: abbiamo la certezza del sorgere in Ungheria, in Polonia, in Grecia e altrove. Sia dunque vostro pensiero perenne; e cercate d'infonderlo in altri. Addio di nuovo. ga
Vogliate indirizzare la Nuova Europa a Ernesti, 2 Onsloio Tenace, Brompton S. W. London, d'ora innanzi.
Vili.
28 settembre 1861. Caro Delfi,
Volete far sì che inseriscano nella Nuova Europa, l'unita lettera? La mando pure afl*IJuità Italiana, ma due giorni dopo.
Noi traviamo. So ì disegni che si hanno sulla Provincia papale, e li deploro. Noi non siamo ancora maturi per lottare contro la Francia, e temo che complicheremo la situa­zione senso forza o coraggio per superare gli ostacoli. Il punto obbiettivo per /'azione è Venezia: son l'Alpi. Là sta la nostra emancipazione, l'insurrezione Ungarese, il moto Polacco, il disfacimento dell'Austria, l'iniziativa d'Italia nella guerra delle Nazioni. Liberati dall'Austria, onderemo a Roma il dì dopo.
Per compier questo, mancano armi, armi di precisione: nutt'ahro. Io potrei averle a dilazione di sei mesi pel pagamento. Iniziato il moto sul Veneto, le sottoscrizioni affitti­ranno. Ma intanto ? Dove trovo io le guarentigie richieste pel pagamento?
Quando penso che il Partito non può trovare in un anno la meschina somma di 300.000 franchi mi sento inclinato a disperare della nostra devozione o del nostro spiritò pratico. Trecento patrioti che diano 1000 franchi, su 22 milioni !
E badate che io non chiedo che il danaro venga a me. Chiedo che si formi va ogni città un deposito per armi: che si dica: abbiamo tanto per armi in mano del tale; che si cominci à comprare sia Enfields, sia Carabine Svizzere ultimo modello e fucili rigati Sviz­zeri, appena i vari depositi consistano di 50.000 fr.
Il gridare: a Roma, a Roma l e non andarvi, cade, quando il grido è d'un popolo intero, nel comico. Il gridare a Garibaldi): salvateci, fate l'Italia sènza apprestar armU cade nel feticismo. Garibaldi) andrà dov'ìi azioni. Quando volemmo che andasse in Sicilia, v'iniziammo un moto.
lì La prima parte della lettera non è di carattere del Mazzini.