Rassegna storica del Risorgimento

DOLFI GIUSEPPE ; MAZZINI GIUSEPPE
anno <1949>   pagina <177>
immagine non disponibile

Lettere inedite dì Giuseppe Mazzini a Giuseppe Dolfi 177
XIX. 24 settembre {1864}.
Caro Dolfi,
Da un'eternità silenzio tra noi. Or vi scrivo in due minuti rubati per unti gita a Birmingham e un'altra a Tunbridge. Se avete modo, agitate, perdio, contro la Convenzione Sardofrancese. la seconda edizione di Nizza. Firenze farebbe cosa degna di sé, se protestasse a prò1 di Roma se dichiarasse non voler esser capitale a patto d'una Con­venzione che tradisce e disonora l'Italia. Il partito repubblicano può guadagnare immen­samente, protestando contro U turpe progetto.
Vi riscriverò. Abbiamo pur troppo un cinque o sei mesi davanti a noi. Ma guai a noi se et stanchiamo ! H mio programma è sempre lo stesso: impresa Veneta, con bandiera neutra, lasciando al Veneto il resto', apostolato repubblicanoe or più che mai in tutta Italia perchè il Partito si trovi forte e capace di giovarsi delle circostanze.
lilla quanto al primo fine, finché avremo tre centri: Caprera, Torino e Londra, non riusciremo. E finché non metteremo in serbo il denaro raccolto per trovarci in mano una somma rotonda al momento dato, non riusciremo. Addio: Vostro sempre
Giuseppe.
XX. 7 novembre [1864].
C{aro D(olfi),
n'unita è per Petr-(oni). Cercate opportunità sicura per farla giungere, vi prego.
Aiutate Venezia. Mentre l'Italia officiale si appresta a disonorare se stessa accettando una Convenzione che rinunzia a Roma,sosteniamo noi la protesta dell'Italia non-officiale.
Biasimo finale ai nostri che intendono votare per la Convenzione.
Manifestazioni d'ogni genere a prò' di Venezia: indirizzi all'Esercito: contatto con esso a infiammarlo pel Veneto.
Sottoscrizioni e sollecite, da trasmettersi sia a Benedetto) Cairoli, sia oH'Unità (Ita­liana) di Milano che è in contatto diretto per conto mio cogli insorti.
Invio di volontari armati di carabine, ponendoli a disposizione del nucleo deB'Unità.
È questo il tutto. Amate il vostro
Gius. Ricordatemi con affetto a Jessie.
XXI, 2 novembre [1864].
Qaro) Diplfi),
Ebbi la vostra del 20 e ve ne fui grato. Jessie vi disse il vero; ma appena partita, ebbi un assalto di quella stessa malattia per la quale essa mi vide tre anni addietro in condizioni da farle paura. Sono tuttavia infermo, ma avendo cominciato a lottare fin da principio, credo aver superalo.
Come dite, non v'èpiu che repubblica. Lo so da un pezzo; e da un pezzo ho fondato una organizzazione segreta porgli elementi repubblicani. *) Questa organizzazione comincia a essere potente; e credo che tutti i buoni dovranno adottarla e diffonderla nel cerchio della loro influenza. Ve ne riparlerò e vi porrà In contatto col Centro. Ma ora, non v'è che una cosa alla quale dobbiamo tendere: fortificare il moto dell'Alto Veneto; e s'anche non dovesse essere che protesta, fortificar la protesta. Non pensate ad altro.
*) La Falange Sacra.