Rassegna storica del Risorgimento
DOLFI GIUSEPPE ; MAZZINI GIUSEPPE
anno
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1949
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pagina
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187
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Lettera inedite di Giuseppe Mazzini a Giuseppe Dolfi 187
xxxvm.
16 maggio [1867], Caro Beppe,
Volete magnare Vacclusa a Federigo (Campanella) ? Egli vi dirà di conte stiano te cose nostre.
Vogliatemi bene Vostro Gius.
XXXIX.
25 settembre [1867]. Caro Dolfi.
Ciò che io credeva avviene: la divisione del lavoro che io suggeriva tra me e Garibaldi non s'è voluta. Ha ordinato e preparato chi non doveva che agire, H lavoro noto ha prodotto le sue conseguenze.
Ora non vi scrivo che per dirvi una sola parola. Se mai vi trovaste disposti ad operare e reagire contro il triste atto, e se credete che il mio nome e la mia presenza possa giovare in Italia, sono naturalmente ai cènni del Partito. S'intende che non muoverei un passo se non a due condizioni: azione immediata e bandiera repubblicana.
Probabilmente, nulla farete. Pesa su voi Vequivoco dal quale non avete voluto mai sprigionarvi. Ma ho creduto di dovervi mandare questa parola. L'imprigionamento di Garibaldi sulla via di Roma è un disonore nazionale, se tollerato.
Addio: vostro Gius.
Volete far giungere le accluse righe a Jessie, dove si trova ? Vi sarò grato. Dov'è Menotti ?
XL.
[Data incerta]. Fratello,
Eccovi il bigfiettino pel prigioniero.
Là, dovrebbero studiare tutte le vie possibili, per le quali potessero liberarsi, se non tutti, egli s uno o due altri. Quand'anche ciò non potesse realizzarsi che con danaro, voi sapete che si trova più facilmente per opera simile che non per l'azione.
Aspetterò vostre nuove con desiderio. Voi sapete dò a cui tendo; aiutate come più potete.
Ricordatemi con affetto a Jessie,
Inculcate ai romani nostri - dacché non credo clt'alfro sia possibile ora in quel punto che diano segni visibili di continua protesta non contro il Papa, che è condannato da un pezzo, ma contro i Francesi*
Addici vostro
Gius,