Rassegna storica del Risorgimento
DUE SICILIE (REGNO DELLE) ; LEGA ITALIANA
anno
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1917
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pagina
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749
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H governo napoletano e la lega italiana nel morso e aprile 1848 74,0
gemetti, che, per la importanza delle idee in essa contenute, inerita di essere riprodotta integralmente :
Roma, li 27 aprile 1848.
* Eccellenza, dopo quanto ebbi l'onore di rassegnarle sotto la data 2 del cadente mese, ' mi reco a dovere di portare alla sua conoscenza quanto altro mi sembra che possa interessarla.
Né la Toscana, né il Piemonte hanno ancora mandati i loro inviati al progettato Congresso per la Lega italiana. Il Re di Piemonte ha manifestata la sua opinione non doversi occupare di tale Congresso, se non dopo terminata la guerra. Ed è certo che, malgrado le rei- terate istanze di mandare i suoi plenipotenziarii a Roma, probabil- mente non farà venire nessuno.
Ciò che interessava in Italia era una lega di fatto. Questa lega di fatto, che avrebbe dovuto essere ispirata dalla brama di redi- mere la patria italiana, venne biasimevolmente trascurata, insino a elle diversi Governi, se non per effetto di principio, certo per loro interesse materiale, spedirono i loro rispettivi contingenti sul teatro della guerra. Ripeto l'espressione interesse materiale , perchè non credo ciecamente nella virtù del Re Carlo Alberto. Credo però che. quando le vittorie lombarde, invece d? essere il fatto della sola ar~ mata di Sardegna, si ottengano col concorso ancora detto truppe nostre, di quelle del Papa e di quelle di Toscana, credo, ripeto, che * la Lombardia non cadrà sotto la dominazione piemontese, e die una gara di disinteresse farà che ninno si fidi di spiegare ambizioni- contrarie atto spirito dei tempi ed alla decisa volontà dei popoli.
Fin qui per ciò che riguarda la lega di fatto.
Vi è però la lega di principìi ohe mira a stabilire le basi della progettata Dieta federale.
Prima della riunione dei diversi pMamenti italiani, il pro- getto della Dieta poteva giustificare il fatto del Congresso. Ma to-4. stochè questo Congresso non può aver luogo per ora , e che le Camere legislative sono imminenti ad aprirsi, io considero che il * regolare è di lasciare questo delicato amare al giudizio dei Parlaci mento. Sono quindi di parere ohe, tanto per non usurpare i diritti della legislatura, quanto per non incorrere spese che, fatte senza nessuno scopo, hanno dell'inesplicabile, il Real Governo sia in do-
i Sfortunatamente l'altra lettera del De Lieto al DragonettL in data 22 aprilo non eaiate nel Fascio 4185, dove al trova quella del 27, e ne ho fatto invano Eicerea altrove.