Rassegna storica del Risorgimento

DUE SICILIE (REGNO DELLE) ; LEGA ITALIANA
anno <1917>   pagina <750>
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0. Paladino
Wm o di richiamare tutti i Plenipotenziarii da Roma, ovvero la- sciame uno solo, ed abbandonare una volta tutti quegli apparati, ohe, invece d'imprimere rispetto ed ammirazione, provocano il ridi- colo e la caricatura,
Ritornando all'interesse materiale dei diversi Governi d'Italia, mi resta a rassegnarle che, sotto questa stessa data, ho scritto al Sig. Tenente Generale D. Guglielmo Pepe, Comandante le nostre forze nello Staio Veneto, per prevenirlo d'una sorda macchmasnone, ette varrebbe aggregare la Lombarda al Piemonte. La quale mae- chinazione deve interessare l'alta mente di V. E., anche perchè i principali fautori pare che ne siano i Maeifni<mi, E gl'in viali lom- bardi, che si trovano in Roma, mi assicurano che non si ha in Lombardia il coraggio di contrariare ancora siffatte mene, dubitando quei popoU di vedersi abbandonati dall'aiuto di Piemonte. Ed era precisamente nello interesse della Lombardia e per la sua indipen- denza, che io, come le rassegnava di sopra, ho scritto al prelodalo Sig. Tenente Generale Pepe.
M'occorre ora di parlare a V. E. sulla vertenza siciliana. I deputati della Sicilia, che qui si trovano, avranno (forse do­se mani) la chiesta udienza dal Sommo Pontefice. Essi saran presen- tati dal Padre Ventura, inviato dalla Sicilia presso la Santa Sede. Nessuna ricognizione è stata anco? Itt della Sicilia dà parte * del Pontefice. Sono però numerose le insistenze che si fanno a quest'oggetto, ed io eredo che il Papa sia in procinto (come altra volta praticò Gregorio XVI verso il Portogallo) a fare una ricognit- eione di fatto, rimettendo al giudizio di una Commissione* proba- bilmente composta da un Cardinale napoletano (forse D'Andrea), da un Cardinale romano (forse Vissardini) e d'un interessato siciliano (forse lo stesso Padre Ventura) la ricognizione di diritto.
n Papa viene spinto a riconoscere di fatto la Sicilia, lpertm-- teresse reilyiàso.. Y, Éjconosce che la Camera dei Comuni di Pa-.* lernio è ostile alle istituzioni religiose; che tali istituzioni vengono sostenute per Io spirito conciliatore della Camera dei Pari e per la : pietà dei popoli. Quando il Papa si negasse alla ricognizione di fatto, l'avversione della Camera dei Comuni per le istituzioni reli­giose diverrebbe più potente ; l'ostilità diverrebbe un fatto naào- naie ; vi presterebbero la loro adesione la Camera dei Pari e il popolo ; la confisca dei beni ecclesiastici diverrebbe inevitabile.
2 Per Vinteresse politico. Ove il Papa manchi a riconoscere di fatto la Sicilia, diventa incerto se convenga ad un qualunque prin- cipe italiano d'accettare la Corona di quel paese. Niente di più pi babiie che la Sicilia, per togliere dì mezzo le difficoltà, s'abbandoni