Rassegna storica del Risorgimento

BELGIO
anno <1949>   pagina <214>
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214 Libri e periodici
6. Nuzzo, La difesa della libertà, italiana contro la rivoluzione francese {1791-1796); Salerno Avallone, [1948], in 8, pp. 331. S. p.
Tra i documenti dell'Archivio di Stato di Napoli perduti nell'incendio del set­tembre 1943 era un Compendio di alcune politiche riflessioni per vantaggio dell'Italia (Carte Acton, voi. 32, in. 1), già esaminato dal Nuzzo in altra sua opera (G. Acton, pp. 63-65), ed ora pubblicato integralmente nel BUO lavoro e cosi restituito agli stu­diosi, che, per la serietà .ed il valore dell'A., possono essere sicuri della assoluta fedeltà
della sua edizione. Detto Compendio è anonimo e privo di data: il N., però, lo giu­dica di poco posteriore alla invasione francese in Savoia ed a Nizza (1792). Vi è il disegno di una Confederazione difensiva che dovrebbe comprendere tutti i prin­cipi italiani, nonché le potenze estere aventi domini nella penisola, per opporsi all'avan­zata dei francesi. Ciò dovrebbe avvenire per mezzo di un esercito ed una marina co­muni, ed alla attività militare dovrebbe seguire il potenziamento dell'agricoltura, del commercio, delle scienze e delle arti, quasi ad inizio di una gloria d'Italia, che sa­rebbe riapparsa per la terza volta più sagace, più vigile e più forte a rendersi più celebre, più famosa e più attiva (p. 186).
Un altro documento oggi perduto è la copia della lettera del CasteQalfero al Ser-ristori (A. S. N., Esteri, f. 2125), del 20 ottobre 1793 (pp. 205-06), insieme ad una inte­ressantissima Memoria sulle indennizzazioni della Corte di Napoli nella presente guerra centro la Francia (A. S. N., Esteri, f. 630), del rappresentante borbonico a Londra, Castelcicala. datata 16 dicembre 1793 (pp. 208-213), anch'essa perduta.
I suddetti documenti, insieme a molti altri, editi ed inediti, preceduti da una viva
introduzione e da cenni illustrativi, brevi, ma sostanzialmente completi, costituiscono
il lavoro del N. Egli si propone di chiarire quale fu la politica dei vari stati italiani
in relazione al pericolo degli eserciti della rivoluzione e quale linea di condotta abbiano
adottato di fronte alle proposte tendenti alla formazione di una lega contro la Francia.
I/A., pertanto, ha raccolto numerosi ed importanti dispacci diplomatici, unitamente a
memorie, relazioni, progetti e note, che, opportunamente illustrati, formano un insieme
organico e ci narrano, con sicura testimonianza, lo svòlgersi degli eventi. -
G. CONIGLIO
PIETBO NUBBA, Genova nel Risorgimento (Problemi del Risorgimento, 13); Milano, Maliardi, 1948, in 8, pp. 248. S. p.
H sottotitolo del libro Pensiero e Azione (un motto che ha avuto molta for­tuna da quando con l'autorità del Croce è valso a designare una metodologia storio­grafica) serve evidentemente a rassicurare il lettore che non si trova dinanzi, né ad una storia di <cfatti, positivisticamente intesi, ne ad una aprioristica filosofia della storia di hegeliana memoria.
Per chi ama le classificazioni per generi la presente trattazione rientrerebbe nelle cosiddette storie particolari, ma i generi, letterari p storici che siano, non ci sembra che abbiano se non una assai discutibile utilità didattica, onde un libro di ustoria particolare, quando sia veramente un libro di storia e non una nuda cronaca, si trova a dover affrontare gli stessi problemi che affrontano gli altri libri di respiro più vasto. Quale differenza intrinseca e non estrinseca, di qualità e non di quantità può infatti esservi tra un libro di storio comprendente un periodo di un anno ed un altro che riguarda un periodo di un neccio, tra la storia di una città e la storio di una nazione ? TI libro in esame offre un esempio di quanto si è detto, poiché, anche esa­minando gli avvenimenti susseguitisi in una determinata città durante oltre mozzo secolo, non può eludere i problemi fondametitnli del nostro Risorgimento, i problemi su cui più è accesi la polemica degli studiosi e sui quali le varie tendenze e correnti storiografiche maggiormente si differenziano, dico del contributo della Rivoluzione