Rassegna storica del Risorgimento
BELGIO
anno
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1949
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pagina
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219
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Libri e periodici 219
del poeta, che viene analizzato <nui suoi aspot-ti mir-iim-i rome nelle sue debolezze provocate in parte dalle condizioni fìsiche che danno alla sua vita quell'ansio, quell'insoddisfazione, quel malcontento, che lo tendono cosi suscettìbile ed impressionabile. La narrazione procede in genere tra l'aneddoto e l'analisi psicologica, e gli stessi rapporti del poeta con i diversi ambienti culturali e sociali sono studiati soprattutto nelle reazioni che esercitavano sul suo malato carattere più che sulla sua personalità morale ed artistica, sul suo pensiero e sul suoi sentimenti. La lettura di questo libro lascia deluso chi vi si era accostato sperando, se non di contemplare, come attraverso uno spaccato, quel mondo aristocratico toscano cosi ricco di fascino, di rendersi almeno conto dello sviluppo della personalità del Giusti, delle sue idee sociali e politiche, quali si erano venute formando a contatto di ambienti ed uomini tra i più interessanti per la conoscenza della società e della cultura toscana e italiana dell'Ottocento: ben poche pagine ci portano a meglio comprendere la poesia civile del Giusti e la personalità del
poeta* FAUSTO' FONISI
P. PEDROTTI, E. BBOL, B. RIZZI, L'azione parlamentare del Trentino nel 1848-49 a Francoforte e a Vienna (Collana del Museo Trentino del Risorgiménto); Trento, Tipografia Editrice Mutilati e Invalidi, 1948, in 8, pp. 376. L. 600.
Il Museo Trentino del Risorgimento, di cui infaticabile direttrice Bice Rizzi, ha voluto celebrare degnamente il centenario quarantottesco con questo ampio volume che rievoca le alterne vicende degli inizi della lotta combattuta per hi italianità della regione da pochi spiriti eletti con fervore di accenti e con retta costanza di propositi. Il libro si compone di quattro saggi, di autore diverso, ma miranti armonicamente allo stesso fine. I due primi, che illustrano particolarmente, con dovizia di ben documentate notizie, l'attività della delegazione trentina alle diete di Francoforte e di Vienna, son opera di Piero Pedrotti, uno studioso ben noto agli storici del Risorgimento! in vero eran già stati, pubblicati, ma escon ora qui riveduti e accresciuti.
Come ognun sa, con il concluso del 17 aprile 1848 il popolo tedesco fu convocato nei collegi elettorali per la nomina dei rappresentanti' ad un parlamento nazionale a Francoforte allo scopo di trasformare la Germania da una federazione di Stati qual era allora in uno stato federale con a capo l'imperatore. Anche nelle province austriache aggregate alia Confederazione germanica' si bandirono le elezioni; e così nel Trentino, in quanto ufficialmente faceva parte della contea principesca del Tiralo e Voralberg, In verità il primo pensiero dei patrioti trentini fu l'astensione, non volendo essi, italiani, avere nessun contatto con i tedeschi; ma, persuasi dalla tenace propaganda di Giovanni a Prato dell'utilità dell'intervento all'assemblea, accorsero numerosi alle urne da cui uscirono i nomi dei più accesi fautori del distacco, mentre pochi voti conseguirono i candidati austriacanti,- benché fortemente appoggiati dal governo. Gli eletti eran tutti integerrimi cittadini appartenenti al partito liberale: essi accettarono il difficile mandato con il proposito fermo di far valere nella nuova assemblèa lo aspirazioni nazionali della loro terra; e da quel momento iniziarono una carriera di lotta inesauribile e di infaticata cospirazione contro l'Austria che li ripagò con le più aspre persecuzioni.
La loro posizione nell'assemblea fu,critica e spinosa: il governo tutto -irósoin opera per intralciare la loro azione: ma, osteggiati di continuo nelle loro giuste richieste, non si scoraggiarono ne si abbandonarono ad aperti rancori:- con energia e con dignità, pur tra le minacce e i vituperi, sostennero i sacri diritti del loro paese, dando l'esempio nobilissimo, in una dieta fuorviata da ignobili impulsi egoistici, di.una inflessibile rettitudine e di un sentimento patrio saldo e vigoroso. Il Pedrotti ci fa assistere ai vari dibattili cui presero parte e ci rappresenta al vivo i momenti piò drammatici, quando nell'ampia sala, prendendo la parola tra l'ironia e il sarcasmo dei presenti, in terrott i Movente da' voci ostili e da aperti dinieghi, pur sapendo di sostenere una causa