Rassegna storica del Risorgimento
BELGIO
anno
<
1949
>
pagina
<
224
>
224 Libri e periodici
Nel suo pregevole lavoro vengono citati ed opportunamente, ove occorra, annotati tutti quegli scritti finora editi rifcrcniisi agli avvenimenti svoltisi in Terra d'Otranto dal 1700 al 1870. Sono 480 pubblicazioni: accanto ai più noti, accanto allo monografie già conosciute, sono ricordati cruci lavori che, sebbene fondamentali per chi voglia comprendere nella sua essenza la storia salentina durante l'età del nostro Risorgimento, sono rimasti sconosciuti agli studiosi.
Ci auguriamo che il lavoro, cui il Vacca si è dedicato con cura attenta ed intelligente, sia preso ad esempio in altre regioni. Soltanto in tal modo sarà possìbile raccogliere tutto il materiale necessario per la compilazione di una ampia, organica e completa trattazione della storia del nostro Risorgimento. TOMMASO PBTTA
E. Di CABLO, E. Amari; Brescia,e La Scuola Editrice, 1948, in 16, pp. 105. L. 120.
Il volumetto che 1*A. ha pubblieato nella piccola simpatica collezione Maestri delle Dottrine sociali della Casa Editrice La Scuola non rappresenta, certo, una novità: non è altro che la ristampa, con qualche adattamento e qualche aggiunta, della conferenza su Emerico Amari tenuta dallo stesso Di Carlo il 13 dicembre 1936 per l'inaugurazione del XXIX anno Accademico delle Associazioni universitarie cattoliche palermitane, raccolta in fascicolo a cura delle Arti Grafiche FJli Corselii di Palermo nel 1937. Già allora N. D. Evola, recensendola (in Aevum 1937, XI, f.IV, pp. 66264), osservava giustamente non trattarsi di uno dei soliti discorsi di occasione, ma di una sintesi accurata degli studi amariani, ai quali il Di Carlo da tempo si interessava con il vantaggio dcrivantegli dalla sua specifica qualità di filosofo del diritto.
Comunque, ancor oggi la figura di Emerico Amari, a differenza di quella del suo conterraneo ed omonimo Michele, non è troppo nota; ed averla richiamata alla memoria proprio durante il corso del 1948, così ricco di celebrazioni centenarie (perche 1*Amari prese parte, e non secondaria, alla rivoluzione siciliana del 1848 e per essa attivamente operò e molto sofferse) è di per sé un merito che va riconosciuto all'A. *) Il Di Carlo però, conforme alla sua particolare competenza, più che fare lavoro di storico (e ricostruire, quindi, gli interessanti dati, biografici ed ambientali del suo personaggio), ha voluto porre in rilievo dell'Amari giurista e filosofo l'originalità del pensiero scientifico ed il mancato giusto apprezzamento dell'opera nel campo del diritto comparato. (Già il De Fruneisci, nel 1933, inaugurando a Palermo un Congresso internazionale di diritto penale, si era proclamato sincero ammiratore dell'Amari e ne aveva auspicato uno studio giuridico ampio ed approfondito). Qui, e specialmente nei rapporti di pensiero che uniscono l'Amari al Vico e al Romagnosi, il lavoro del Di Carlo mostra notevoli qualità di analisi e di osservazioni.
li volumetto si divide in tre parti : I) L'uomo e la sua opero: il) TI pensiero scienliji-eo III) Valutazione; ed è corredato da una ricca nota critica bibliografica nella quale l'A. appare molto bene informato della letteratura sull'Amari. (Alla compilazione delia bibliografia gli sono serviti gli ampi suggerimenti di N. D. E voi a nella citata recensione). Tra l'altro l'A. lamenta che sidl'EriciWopfrfifi Italiana e sul Nuovo Digesto Italiano scarso spazio sia dato alla figura dei patriota e dello studioso. Ci piace ora osservare, soprattutto su questa Rassegna, eh e un misurato rilievo alla vita dell'Amari ed mi fugace accenno all'Importanza e all'originalità degli studi da lui condotti, si possono anche trovare nel Dizionario del Risorgimento Nazionale olla voce compilata da E. Michel (che non vediamo richiamata). PIBCITEEU
') Ricordiamo che nel Congresso storico tenuto a Palermo dal 12 al 15 gennaio 1948 fl dott. C. Lumia fece una comunicazione dal titolo: E. Amari nel 1848,