Rassegna storica del Risorgimento

BELGIO
anno <1949>   pagina <257>
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Vita dell'Istituto
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Le celebrazioni del 1848 ai sono definitivamente chiose in. Forlì il S giugno 1949, per iniziativa del Municipio con un applaudito discorso del segretario generale del­l'Istituto, prof. Alberto Maria Ghisalbcrti, tenuto nel salone principale del Municipio, presenti tutte le autorità cittadine e provinciali, e con lo scoprimento di una lapide marmorea nell'atrio del Palazzo Municipale.
L'iscrizione, dettata dalTon. senatore dott. prof. Aldo Spallicci dice: 1848-1849
- NELLA AUSTERITÀ DELLA LEGGE DEL POPOLO - E NEL SANGUE DEI SUOI DIFENSORI
- ROMA REPUBBLICANA - FU E DOPO CENT'ANNI - LA ROMAGNA - DI AURELIO SAFFI E GIOVITA LAZZARI NI - RIPETE - ITALIA E REPUBBLICA.
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LIVORNO. -Assemblea dei soci del 5 novembre, a ore 16,30, nella Sala maggiore della provincia. Presiede il commissario provinciale prof. Ersilio Michel. Sono presenti il provveditore agli Studi prof. Roberto Menasci, il sindaco on. dott. Furio Diaz, l'assessore all'istruzione aw. Franco Crovetti, il rappresentante l'ammiraglio coman­dante l'Accademia Navale, il dott. Gino Masi,direttore dell'Archivio di Stato, i profes­sori Nicola Badaloni, Dario Durbè, Dino Lugetti, Gianfranco Merli, Luigi Pratesi, Garibaldo Tevenc, la prof.sa Vera Bonifacio Fornaciari; gli aw. Aldo Luigi Belforte, Enrico Berti, Aleardo Campana, Giorgio Gualandi, Aldo Guerrieri Franco Miccoli, Alessandro Morando, la direttrice della Biblioteca Labronica sig. Elisa Botti, rappre­sentanti di enti e di scuole ecc. ecc. Assiste anche il dott. Mario Luzzatto, direttore dell'Archivio di Stato di Pisa.
Il presidente, dopo aver fatto brevemente la storia del vecchio comitato, sofferman­dosi sui resultati da esso conseguiti prima che gli eventi di guerra ne disperdessero le file, riferisce dati sommari intorno alla sua ricostituzione su più ampie basi e rende omaggio al volenteroso interessamento spiegato dall'on. sindaco Diaz, nonché dai proff. Badaloni e Merli che molto validamente si sono adoperati per raccogliere nuove e più numerose adesioni. Alla data odierna i soci del comitato risultano complessivamente 67, tra enti e persone, tra soci vitalizi e soci triennali; e conviene aggiungere che essi sono in continuo aumento tanto da sperare che si possa arrivare in breve tempo ad un centinaio.
Passando a discorrere di un piano concreto di lavoro da attuare da parte del nuovo comtato, il prof. Michel accenna, prima di tutto, all'opportunità della pubblicazione del Catalogo della Mostra Storica Livornese del 1848-49 tenutane! maggio-ghigno scorso a Villa Fabbricotti, con tanto successo di pubblico e di critica, ed eventualmente, anche, della pubblicazione di una Bibliografia ragionata di rare opere a stampa, di fogli volanti, di manoscritti e documenti inediti concernenti l'anno più fortunoso ed eroico della storia patriottica di Livorno nel periodo del Risorgimento (1849). Ve fondato mo­tivo di credere o di sperare, per questa pubblicazione, nell'opera fattiva e risolutiva del­l'Amministrazione comunale, ma se dovessero far difetto i mezzi municipali, il comi­tato ha l'obbligo di intervenire e di invocare il concorso, nella spesa, di altri enti locali.
Accennato a questo compito di carattere eccezionale e transitorio, il commissario provinciale passa ad esporre un piano di lavoro ordinario e a carattere con tin uà tivo, e pro­pone cicli di conferenze da tenersi nella città capoluogo e negli altri centri maggiori della Provincia, alla preparazione e pubblicazione di brevi biografie di patrio tti par li colar men­te benemeriti, specie se umili oscuri dimenticati; di monografie concernenti singoli a we-nimenti di carattere cittadino o provinciale, giornali e periodici politici, associazioni pa­triottiche di azione politica, di mutuo soccorso, di organizzazione operaia. Studi brevi, di carattere popolare divulgativo, ma condotti con unita di metodo e con criteri rigo­rosamente scientifici, secondo le norme direttive stabilite da un'apposita commissione.
In fine, il prof. Michel accenna alla vecchia ed annosa questione della costituzione dei Museo Livornese del RÌBOrgimcnto nazionale. Però, non sa dire se, oggi come oggi, dopo tanti anni di indugio e dopo la dispersione avvenuta a causa degli avvenimenti di guerra, convenga sempre di costituire un vero e proprio Musco del Risorgimento,