Rassegna storica del Risorgimento

RESOCONTO ; LAVORI
anno <1950>   pagina <6>
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Resoconto dei lavori
Signori, non dovete attendervi da me, storico dell'età antica e ben consapevole della assoluta necessità della specializzazione noi campo immenso della storia, che io illustri sia i propositi in genere e i fini dell'Istituto storico per il Risorgimento, sia anche le contingenze storiche di cui celebriamo il centenario. Tale compito spetta a chi è stato l'animatore di questo Congresso e l'ha con tanto ardore e tanta efficacia preparato, il mio valoroso collega Alberto Maria Ghisalberti. Solo vi dirò le ragioni per cui noi tutti storici, studiosi di storia, aspettiamo da voi che illu­striate in questo Congresso la storia del Risorgimento e in particolare la storia del periodo concernente il 1849; noi attèndiamo da voi parole che ci incoraggino, ci illuminino nella dura ricerca del vero.
Infatti io sono d'accordo con il mio amico Benedetto Croce e ritengo clic la storia è essenzialmente storia della libertà, e che quindi tanto più degni di storia siano ed atti a essere illustrati e conosciuti nei loro particolari gli accadimenti, in quanto rappresentino lo sforzo dello spirito umano verso la liberazióne dalle pas­sioni, dai pregiudizi, dagli impedimenti esteriori che impediscono la libera ricerca del Vero e lo sforzo dell'umanità in genere per conquistare la libertà dell'individuo, l'abolizione del dominio dell'uomo sull'uomo o di una nazione su di un'altra nazione, che incatena le forze dell'individuo e delle collettività e abbassa egual­mente dominatori e dominati.
Per questo appunto io ho dedicato gran parte della mia vita allo studio della storia dei Greci, cioè alla storia di quel piccolo e grande popolo die primo ha insegnato agli uomini la libertà. Non c'è, nell'età antica, più alto, più consapevole, più efficace sforzo di libertà di quello che si è manifestato nelle pagine più nobili della storia dei Greci. Ma i Greci assai di rado e solo talora in alcuni dei loro più insigni uomini politici e pensatori hanno riconosciuto che combattendo per la loro libertà o per la libertà delle loro poleis essi combattevano per la libertà di tutti gli uomini. Questa efficacia dell'esempio loro si è disvelata nella storia assai più che essi non prevedessero nel momento in cui combattevano.
Vivo ed operante è in tutti il ricordo circonfuso di leggenda di Leonida e del santo stuolo che insieme con lui morendo si sottrasse da morte. Questo ricordo incuorò sempre coloro che in ogni tempo combatterono consapevolmente per la libertà della loro patria. Vivo ed operante è in tutti il ricordo di quel puro eroe di libertà che fu Trasibulo, il quale non solo seppe vincere coi settanta di File le forze sommamente preponderanti dei trenta tiranni, ma seppe anche vincere, esempio memorando, se stesso e la bramosia della vendetta contro quelli che aveva affrontati sul campo per la comune libertà e, sul fondamento della concordia restau­rata, rinnovare la libertà e la grandezza di Atene.
Lotte per la libertà in cui, più consapevolmente di quel che non fosse tra i Greci, ai identificò la causa della libertà propria con quella della libertà di tutti gli uomini, non mancano tra i momenti più insigni della storia moderna, come la dichiarazione d'indipendenza delle colonie americane, o la proclamazione dei diritti dell'uomo ad opera della rivoluzione francese.
Fra tali momenti' occupa un posto nobilissimo il nostro Risorgimento per quella parte, soprattutto, in cui ne fu guida e animatore Giuseppe Mazzini. Per lui la libertà d'Italia non era che un caso particolare di quella libertà delle nazioni europee a cui egli anelava. Quindi avvenne che, .anche quando egli combatteva, combattè senz'odio, perchè sapeva di combattere non solo per la libertà dei suoi