Rassegna storica del Risorgimento
RESOCONTO ; LAVORI
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1950
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Resoconto dei lavori
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ALESSANDRO ASPESI. Perla di A lame note sui fratelli Durando nella campagna del 1849. (Stampata a pag. 27).
GAETANO FALZONE. Riferisce sulle Fonti francesi sulla rivoluzione siciliana del 1848-1849. (Stampata a pag. 134).
LEOPOLDO MARCHETTI. Parla sulla Sistemazione e incremento delle raccolte storiche del Comune di Milano. (Stampata a pag. 281).
VITTORIO FALNELLI. Svolge il tema: Da Marsala a Calata fimi secondo U carteggio La Masa. (Stampata a pag. 125).
ORESTE C. MANDALAKI. Osserva clic, come contenuto generale, c'è molto nelle pubblicazioni, rarissime, latte dal La Masa stesso e dai suoi amici. Resta l'originalità delle comunicazioni confidenziali alla moglie.
VITTORIO FAINELLI. Ripete quanto ha detto nella premessa dichiarando perciò che si aggiungono particolari non ancora conosciuti; e che ha pubblicato le lettere del La Masa alla moglie per rendere noti documenti di carattere confidenziale quali fonti ! anche per la loro spontaneità del primo tratto della spedizione, da Marsala a Calatafimi. Perciò ha insistito che vengano inserite con altri brani manoscritti inediti più o meno interessanti nella prima sezione (fonti): lettere e manoscritti tratti dall'Archivio Bevilacqua-La Masa, conservato presso la Biblioteca Civica di Verona.
SECONDA SEZIONE Presiede il prof. Linci SALVATORELLI
GIULIANO GAETA. Svolge la comunicazione: Influsso dell'articolo Della Patria degli italiani di Gian Rinaldo Carli in una Gazzetta del 1779. (Stampata a pag. 151).
GEORGES BOUHCIN. Parla di Walewski et l'Italie en. 1849-1850. (Stampata a pag. 91)1
GIOVANNI FERRETTI. Riferisce su Filippo De Boni e i suoi soggiorni nella Svizzera. (Stampata a pag. 136).
FAUSTO PONZI. Farla sul tema: Per una storia del movimento cattolico italiano (1861-1919). (Stampata a pag. 140).
PRESIDENTE. La mancanza, messa giustamente in rilievo dal dottor Ponzi, di una storia del movimento cattolico in Italia va inquadrata in una lacuna più ampia : quella di una storiografia adeguata per il regno d'Italia. Allo schizzo da lui delineato di quel movimento desidera fare qualche osservazione. Non chiamerebbe, come egli ha fatto, religiosa la tendenza intransigente, opposta ad ima politica transigente, poiché religiosi erano anche i eonciliatoristi, e politica ne facevano anche gli intransigenti. Riguardo alla crisi dell'organizzazione cattolica agli inizi del secolo sarebbe stato bene esporre più di proposito le relazioni fra la democrazia cristiana murriana ed il modernismo.