Rassegna storica del Risorgimento

RESOCONTO ; LAVORI
anno <1950>   pagina <24>
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Resoconto dei lavori
modesti esuli marchigiani colà andato dopo la capitolazione di Ancona, ma desti­nato a maggior fama: Luigi Ricreali ti ni, il Poeta dell'Inno di Garibaldi. Al lume dei documenti assumono, infatti, nuova e singolare importanza i suoi Canti dal* l'esilio ed in particolare i suoi carmi a Livio Zambeccari e l' limo alla Grecia , mentre le sue lettere alla sorella Teresa (una specie di sorella Paolina > in tono minore, ma non per questo meno affettuosa della contessa Leopardi), se pubbli­cate saranno una bella e veridica pittura della difficile vita di questi nostri esuli. In merito, poi, al lavoro settario della Fratellanza Italiana > nell'Egeo, forse non è fuor di luogo ricordare come ad uno di questi esuli nell'Egeo, e precisamente al doti. Filippo Tornaboni di PctritoH (ex deputato alla Costituente romana e valoroso combattente sulle barricate di Roma) da Londra Mazzini inviò uno dei suoi messaggi invitandolo a farsi centro dell'attività patriottica fra gli esuli italiani delle Isole Egee per tener saldi vincoli di italianità e di fraternità in attesa dell'ora della riscossa italiana. Questa lettera è conservata in originale fra le carte del Tornaboni alla Biblioteca comunale di Fermo e fu pubblicata da Domenico Spadoni.
PETKU InoAiE. Parla su: Il mito di Garibaldi in Romania. (Stampata a pag. 185).
BRUNO GATTA. Legge la comunicazione: Note introduttive al <t Primato*. (Stani* pata a pag. 163).
EMILIA CORDERÒ DI MONTEZE.MOLO. Precisa che, se è innegabile l'influsso del pensiero giobertiano sul movimento liberale moderato in Piemonte, esso si esercitò in senso più negativo che positivo circa la questione del rapporto tra lo Stato pontificio e le tendenze risorgimentali. Le discussioni suscitate in tutta l'Italia dal diffondersi della dottrina giobertiana rafforzarono nei più. insigni rappresentanti del liberalismo subalpino, segnatamente nel Cavour, la tesi che separava l'adesione personale al cattolicesimo dall'azione politica in senso risorgimentale.
VITTORIO E. GIUNTELLA. Legge la comunicazione: Due esperienze repubblicane in Roma (1798-1849). (Stampata a pag. 177).
CORRADO DE BIASE. Parla su: La discussione dell'armistizio di Novara nella Camera subalpina. (Stampata a pag. 115).
CABLO BAI/DI DI VESME. Sottolinea l'importanza dell'episodio ed il legame che lo avvince al moto di Genova del 1849. I deputati democratici dell'estrema volevano porre in attuazione il piano Mellana e, con questo intento, delegarono a Genova Costantino Rota. Progettavano inoltre il trasferimento del Parlamento subalpino a Genova. Tutti questi intenti non rimangono puramente verbali, ma hanno un principio di attuazione, che costituisce base legale del moto genovese.
TERZA SEZIONE Presiede il prof. PIERO STICOTTI
ACHILLE RICCIO. Riferisce su: Un processo politico nel 1849 in Calabria Ultra. (Stampata a pag. 438).
CARLO BAUDI DI VESME. Legge la comunicazione: Genova dal luglio 1848 al­l'aprile 1849 nella relazione del console francese e in altri documenti. (Stampata a pag. 55).