Rassegna storica del Risorgimento

RESOCONTO ; LAVORI
anno <1950>   pagina <25>
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Resoconto dei lavori
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STEFANO MAIIKUS. Svolge il tema: La missione del console Cernali nel 1849. (Stampata a pag. 287).
MARIO PASTORE. Condivide le conclusioni della comunicatone, intese a far conoscere e valorizzare l'azione del console Cerniti. Ringrazia il doti. Markus, a nome dei funzionari dell'Archivio storico del Ministero degli Esteri per l'intelli­gente lavoro che egli compie presso quell'Archivio e per l'aiuto che egli ha dato loro in questa occasione e che certamente darà in seguito per una migliore cono­scenza e valorizzazione, dei documenti così interessanti per la nostra storia, che sono contenuti nell'Archivio stesso.
TULLIO URANCIA TAZZOLI. Parla di: Mazzini e don Enrico Tozzoli. (Stampata a pag. 488)1
VISITA ALLA ROMA DEL 1849 ,
E ALLA MOSTRA DELLA REPUBBLICA ROMANA
Il congresso si è concluso nel pomeriggio del giorno 14 ottobre con un sopra* luogo alle principali località del 1849 e in particolare dell'epica difesa della Repubblica Romana. Il pellegrinaggio ha servito di preparazione all'illustra­zione della Mostra allestita nella sede del Museo del Risorgimento.
Il dott. Armando Lodolini è stato incaricato di guidare i congressisti nelle varie località della visita . Il folto gruppo dei convenuti è partito dal palazzo della Sapienza, antica sede dello Studium Urbis e sede del Congresso: con ciò si è voluto rendere omaggio ai numerosi studenti che s'immolarono nella difesa di Roma, dopo il primo caduto, che fu appunto uno studente, Paolo Narducci. La località si prestava inoltre a ricordare che nel vicino tempio di San Luigi dei Francesi si erige un ricordo marmoreo ai soldati di Francia caduti in omaggio alle due supreme idealità di tutti i valorosi: Honneur et Patrie, com'è inciso su quel monumento. La seconda tappa del pellegrinaggio è stato il palazzo della Cancelleria, sede dell'Assemblea Costituente del 1849, il che ha permesso di ricordare la eleva­tezza e la compostezza delle sedute, anche quando si discussero problemi gravissimi, quale quello dell'abolizione del Potere temporale. Il gruppo si è quindi portato all'antica sede dell'Ospedale dei Pellegrini, ospedale militare nel 1849, dove morirono eroi come Goffredo Mameli ed umili popolani, tra cui una donna, Marta della Vedova, che, già amputata, si gettò sulla miccia di una bomba caduta sul­l'ospedale salvando l'intera corsia dei feriti.
La sosta seguente ebbe luogo dinanzi al carcere di S. Michele, dove tanti pa­trioti languirono dopo il 1849. Di lì, uscendo da Porta Portese, s'iniziò il giro delle mura, che, appoggiandosi al Tevere recingevano di un baluardo ancora nel 1849 di apprezzabile efficienza, il grande colle gianicolense, il minore colle Vaticano, sal­dandosi di nuovo al Tevere verso Castel S. Angelo. Ammirate ai lati di una prateria, che oggi conduce al parco pubblico di Villa Sciarra, due lapidi caratteristiche: una che ricorda la vittoria dei Francesi (ancora una volta Gesta Dei per Francos), l'altra, apposta nel 1870, a gloria della dilesa garibaldina: stupenda magnanimità degli attori di tanta gloria.
Il gruppo dei congressisti si portò poi al centro della difesa di Roma, dove ora sorge l'Ossario di tutti i caduti per l'Urbe, sul colle del Pino. Qui il soprintendente