Rassegna storica del Risorgimento

DURANDO ; NOTE ; 1848
anno <1950>   pagina <36>
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36 Alessandro Aspesi
essa Commissione ha rassegnato a questo Ministero il risultamento dei suoi lavori, provo nendo quelli fra di essi uffizioli che essa etimo potersi impiegare quando le circostanze lo richieggono, in servizio attivo o sedentario o doversi collocare in ritiro o finalmente cancel­lare dai ruoli. Prima però di rassegnare le sue proposte all'approvazione di S. M, e col-Pintento di apportare nella determinazione che sarà per emanare la maggiore possibile maturità, questo Ministero ha determinato secondando anche il desiderio espressone dalla Commissione sullo data di invitare quelli di essi uffizioli i quali furono designati come da collocare in servizio sedentario od in riforma, ovvero non ammessi-bili a porgere i loro richiami alla Commissione medesima ampliata di tre nuovi Membri, la quale abbia dietro la pia matura considerazione della cosa ed uditi anche ove occorra gli uffizioli richiamantisi a rassegnare a questo Ministero.
Fra tali nuovi Membri essendo venuto nel divisamento di elevare la S. V. IlLma io mi pregio di porgergliene quest'avviso pregandola a volermi essere cortese del suo concorso in questa delicata operazione. E nel soggiungere che la Commissione suddetta è attualmente stanziata a Torino e presieduta dal Luogotenente Generale Barone Sobrero, starò in attesa di un suo gradito riscontro, mentre ho l'onore di raffermarmi con sensi di distinto ossequio.
P. Il Ministro Il primo uffiziolo (110/71) L. Valfrè
Torino 15 Dicembre 1848.
MINISTERO DI GUERRA, E MARINA
A Giacomo Durando
È stata nominata una Commissione all'oggetto di predisporre il modo di concorrere alla Guerra dell'indipendenza italiana.
Alla presidenza della Commissione stessa è chiamata V. S. IlLma e ne saranno membri i signori:
Torelli Luigi, Monti Alessandro, Piazza, Tecchio, Valenti, Sorti, Cadolini Berchet,
Sarti, Correnti, Aldofredi.
Io ne fo intesi questi Signori... ecc....
Il Ministro (110/76) La Mormora.
I Novara 17 Febbraio 1849.
Carissimo Amico,
Di ritorno di permesso ho trovate le vostre due lettere del 2 e 12 Febbraio corrente. Qui acclusa troverete la vostra nota colla risposta.
Vi ringrazio tanto per le raccomandazioni che avete avuto la bontà di fare al Vostro amico in mio favore, e vi prego a non dimenticarmi per l'affare dei bersaglieri, prima che altri se lo cucchi.
Scrivo oggi a V{fratello per fargli i miei complimenti sul suo matrimonio. Desidero potermi rallegrare con voi della vostra perfetta guarigione.
Sono stato a Firenze e a Livorno. A Firenze vidi una 50.ria di audaci imporre un nuovo governo alla Toscana che non ne vuol sapere, ma che non ha coraggio di venire ai fatti per dimostrarlo. A Livorno pure sono pochi i motori. Il granduca non si era anche mosso da S. Bleffano (sic) il 13 corrente e aveva a sua disposinone, il vapore a Porco Spino e la fregata Tetisn ambi inglesi; il u Bellerofonte era in rada a Livorno, La Toscana ha