Rassegna storica del Risorgimento

DURANDO ; NOTE ; 1848
anno <1950>   pagina <38>
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Alessandro Aspesi
P. S, Corre voce che gli Inglesi e Francesi abbino intimato al Re di intervenire o lasciar fare in Toscana ai Tedeschi, Per Dio sarebbe una bell'occasione o di riunire tutto in qualche anno, ma convien mettere U berretto frigio, oppure di realizzare il tuo progetto unendosi a Napoli, ma conviene avere testa e coglioni.
(111/45).
Casale, 23 Aprile 1849.
La tua lettera dei 17 mi ha colto in letto ove mi ha tenuto fino ad oggi un forte reuma di petto. Non ho potuto quindi parteciparti la vendita del tuo veicolo e dei suoi competenti ronzini. Di questi uno assolutamente non valeva più la biada che mangiava, e la cavalla era meno male, ma ticchia va altrettanto del mio che tu vendesti miserimamente, ciò non ostante entrambi furono venduti 380 F.i. Il veicolo fu fatto da me visitare, e mi chiesero per renderlo non pericoloso in leggiere passeggiate la somma di 200 f.i., sarebbe stato ma follia. Ho veduto vendere un faeton come nuovo per 400 f.i., Lilia ha venduto la sua carrozza per 380, quindi fatto maturo riflesso ho venduto la tua per 300 f.i. Mai costì ne avresti fatto, tanto, ed avresti speso per condurvelo. Ho dunque a tua disposizione 880 f.i.
La pubblicazione del manoscritto che ti ho mandato ha fatto un buon effetto. Dico che la mia posizione a Martora era viziosa: era facile vedersi e ne ho fatto le dovute rimostranze al capo di Stato magg.re genXe, ma questi insistette sulle sue istruzioni, e pareva che il mio fosse un movimento combinato, ho quindi ceduto e ripetei a malincuore. Temporeg­giare ài un paese unito contro un nemico che si avanza arditamente in battaglia e sostenuto da una massa formidabile di artiglierìa è una chimera: aprì il suo fuoco a portata di scaglio, e la fanteria batta subito la carica. Secondo me si è perduto una notte, e qualche ora del giorno 20 a Magenta. Era facile supporre il nemico su Pavia non essendosi colà trovato; perchè non contromarciare subito da Magenta e da Turbigo su Mortara per mantenere la linea di ritirata, o su Vigevano, se Mortara troppo distava per le truppe di Magenta e Turbigo? Da Vigevano o meglio da Garlasco si obbligava il nemico ad una battaglia in cui la sua ritirata era nel prolungamento della sua linea di battaglia. Se vincevamo la questione era decisa perchè Radetzki avrebbe offerto un doscalabro; se eravamo vinti potevamo gua­dagnare il Sesia a Vercelli ecc. Un altro errore si fu quello di tenere Varmata scuccita (sic) per Divisioni. La riserva era a Castel d'Agogna ad quid?... Malgrado però di questi errori io non divido menomamente l'opinione di taluni sul conto di Chrzanowski; egli è un uomo di vaglia e nessunissimo di noi piemontesi potrebbe essergli con frutto sostituito dopo la morte di Perrone, Non so cosa ne pensi il Ministero, ma se vi è pericolo di guerra, il meglio che può fare è di conservarlo e di ascoltarne i consìgli. Egli aveva proposto in S.bre di fare un campo trincerato su Novara, di fare testa di ponte a Casale, Valenza, ecc. e tracciare qualche opera di terra sulla Dora per coprire Torino. Ma il gran Bava solito misurare gli uomini a piedi cubi pose il tutto in ridicolo, e abbiamo veduto di quale utilità il campo di Novara ci sarebbe stato. La causa della nostra disfatta conviene cercarla nel gabinetto dei Ministri, non nel tradimento, non nella tihiezza degli uffizioli, non nella disposizione tattica. Ventiotto mila reclute, trecento ufficiali subaltèrni mancanti al completo di quadri, dugentottanta uomini per compagnia; nessun buon sotC uffiziolo, organizzazione e riorga­nizzazione al momento di entrare in campagna e dopo denunciato l'armistizio (?), la poca confidenza elei capi e dei soldati in ragione reciproca, la breve istruzione data alle reclute ecc. ecc. tutto ciò doveva dare a pensare, Ma ogni considerazione era prodotta da codi­nismo, T malanni che ci hanno perduto a Novara continuano con tutto il corredo delle con­seguenze dello sbandamento che tenne dietro alla sconfitta. Ciò nulla di meno i giornali puzzano di bellicoso. Il Risorgimento stesso... senonchè è ben possibile che si voglia fare