Rassegna storica del Risorgimento
ARCHIVI ; OLDOINI FILIPPO
anno
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1950
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pagina
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41
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L'Archivio di Filippo Oldoini 41
che quella dell'aspettativa, senza importanti affari da trottare, egli seppe conquistarsi le simpatie della Corte e dell'aristocrazia di Pietroburgo, dell'ambiente diplomatico, con le sue sole doti di conversatore uh pò vuoto ma simpatico ed amabile, con la sua maldicenza1) un pò troppo spinta forse ma forbita, sempre pronto ad accettare qualsiasi invito senza poi trascurarne o dimenticarne alcuno, ricambiandoli come poteva, che, anche in assenza della moglie è lui stesso ad assicurarcene teneva la casa sempre aperta ed attrezzata .
Né ebbe carattere diverso l'altro suo incarico dopo Pietroburgo, quello di inviato straordinario a Monaco. Si trattava di mostrare con la missione Oldoini, alla Baviera che aveva subito riconosciuto il nuovo Regno d'Italia, la riconoscenza del Re e dello Stato; ridurre al minimo le cause di dissenso (ma non ve ne era nessuna basata su qualcosa di serio), e stringere con il miglior tatto possibile il maggior numero di relazioni personali con i membri della Corte e dell'alta società di Monaco.2) Anche questo, come è facile vedere, un compito adeguato alle possi* bilità ed alle doti dell'Oldoini.
Sicché, a parte le scritture del periodo portoghese, ben più che le carte di carattere ufficiale di questo uomo, che, pur facendo parte del corpo diplomatico, vive per altro ai margini della vera vita politica e diplomatica, destano invece il maggiore interesse le altre due parti dell'archivio: la sua corrispondenza ufficiosa e privata con i colleghi, gli amici, le conoscenze; e quella, pure numerosa, con i membri della sua famiglia: zìi, cognati e sopratutto moglie e figlia.
E come della prima parte cosidetta ufficiale dell'archivio tutto egli conservò, dai dispacci ministeriali alle minute dei rapporti, dai telegrammi ai biglietti delle udienze concessegli, dagli appunti di vario genere ai giornali che avevano sia pur casualmente parlato di lui ecc., ugualmente nulla elimina delle lettere che gli pervengono da chicchessia, e religiosamente conserva, ordina, annota. Anche della corrispondenza privata tiene un registro di protocollo in cui segna la provenienza, la data di partenza e di arrivo di ogni lettera ricevuta o spedita e su ogni lettera (e sono migliaia) annota di traverso sullo scritto altrui i termini della risposta, riducendo talvolta, ohimè, quasi illeggibili le già poco decifrabili scritture dei suoi corrispondenti. Tutto è considerato ugualmente importante: dalla raccomandazione del mezzadro per il cambio di reggimento del figlio soldato alle letterine del nipotino Giorgio, che regolarmente gli invia gli auguri per l'onomastico e le feste comandate da quando comincia a compitare.
Naturalmente tra tanta mole non manca la parte davvero notevole e che suscita ancor oggi grande interesse.
Il fatto è che il marchese Oldoini a tutti scrive e naturalmente più. o meno volentieri tutti gli rispondono: amici e conoscenti e quanti hanno bisogno di ricorrere al suo aiuto per risolvere pratiche difficili, non disdegnando egli di dedicare parte del suo tempo a fare raccomandazioni. 3) E tra i primi, non
-) Vedi lettera della Marchesa Maria di Villamarina dall'Ambasciata di Parigi, del 26 aprile 1857 ce con mio marito e figli parliamo spesso dell'amabile Marchese..., spiacenti che non ci sia per aiutar a tagliar i panni indosso altrui con le sue forbici ben forbite.
2) Vedi istruzioni confidenziali del Gabinetto al marchese Oldoini, 31 dicembre 1865.
3) Vedi lettera del Conte Onofrio Baldelli da Genova del 28 settembre 1857, poiché tengo ad avere una lettera da te per Tolstoj...