Rassegna storica del Risorgimento
ARCHIVI ; OLDOINI FILIPPO
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1950
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Francesco Boemo
bisogna dimenticare che figurano i più bel nomi della politica italiana tra cui l'Azeglio, Cavour, Rattazzi, Minghetti per non citare che i più noli. Lettere spesso prive di importanza ma talvolta di grande interesse perchè, in mancanza d'altro, chi più, chi meno scrivendo al caro Filippo quasi tutti finiscono col dargli notizie di carattere politico e col commentarle. ] )
Spesso le piccole frasi, gli incisi, il tenore stesso della lettera possono darci benissimo l'immagine dell'uomo, della sua pedanteria, della sua vanità (sembrate sempre un giovane di 22 anni... abbenebè insignito di tanti ordini e croci.. Io lusinga un tal F. Carbone da Genova il 26 settembre 1857). Le lettere stesse delle amanti che ebbe (viveva assai da solo all'estero, perchè la moglie difficilmente lo seguiva) lo potrebbero intieramente dipingere. Si tratta naturalmente di donne impregnate di vuota e calda sentimentalità: <s.Oh les beaux jours... les promenades, les causeries... gli scrive una Luisa, da Pietroburgo, ed un'altra, certa Enrichetta: pour vous écrire selon man coeur, man cher irès cher Philippe*, vous m'avez donne une epreuve d'amour qui rende le doute impassi'o/e.... je vous ai donne sans regret mon coeur, man ànic..., si c'était à recommencer, je le ferais encore....
Ma certamente le lettere più interessanti sono quelle della moglie e della figlia. ciò non solo perchè Nini Castiglione, ma anche la madre Isabella non vivono certo ai margini della vita, politica, che anzi Nini vivissima parte vi prende, come è noto, e la madre ha sempre avuto aperti i suoi salotti nella Firenze granducale e capitale d'Italia, e, al corrente di tutti gli avvenimenti politici e mondani, ne riferisce completamente al marito nelle sue lettere. E da queste (sono numero sissi me, perchè il marito sempre richiedeva notizie tanto da costringere Isabella a giustificarsi spesso perchè malata) si potrebbero ricostruire tutte le vicende politiche di quel travagliato periodo della storia d'Italia e di tutti gli avvenimenti mondani oltre le vicende famigliari (anche queste, ahimè, così complesse, della casa Oldoini). Ma anche Isabella Lamporecchi suscita il nostro maggiore interesse in quanto madre della contessa di Castiglione. Simile alla figlia per temperamento e carattere, donna di polso, abile e intelligente, è lei che domina il marito guidandolo quasi in ogni azione e provvedendo però in compenso non solo agli affari ed al buon andamento della casa, ma alla sua carriera per mezzo del D'Azeglio suo cugino e poi, presane l'abitudine, salendo continuamente le scale di Palazzo Vecchio, a trattare col Cantiti nuovo e antipatico! Segretario Generale del Ministero, per l'aumento degli assegni, per il congedo, per la residenza, per le promozioni- Anche se spesso giunge alla volgarità, non manca però di spirito e nella sua eccessiva disinvoltura le espressioni pur se forti hanno del pittoresco: Salgo e scendo continuamente le scale di Palazzo Vecchio, gli scrive nel 1859, ma
J) Vedi lettera dell'Azeglio del 6 maggio 1849 da Torino... Sono qui da otto giorni sbattagliando per questo Ministero che ho poca voglia di accettare. Dovendosi trattare con l'Austria mi pare poco adroit di fare ministro me, suo nemico dichiarato. Se si venisse a fare la pace, certo non la firmerei ove dovessi non dico rinnegare, ma tacerei miei principi: e non potessi fare qualche stipulazione pei lombardi e i veneti. Queste sono difficoltà vere. Ma d'altra parte il paese è in sospetto per de Lounay ohe stima retrogrado. Sono convinto che à un uomo d'onore ed onesto e perciò non farà nulla contro lo Statuto. Ma vaglielo a persuadere alla gente! La dimissione di Gioberti accaduta per una picca presa a cagione della missione di Gallina, aggiunge ora malumori: e pare che il pubblico si rassicurerebbe ove io entrassi al Ministero. Certo se vi entrerò non lascerò alla porta né il mio carattere uè le mie opinioni e sarò quale fui e quale sarò sempre...