Rassegna storica del Risorgimento
MAZZINI GIUSEPPE ; GIORNALISMO
anno
<
1950
>
pagina
<
53
>
Dati sulla tiratura e la diffusione, ecc. 53
quanto altrettanto frazionata materialmente. Anzi proprio da questo latto di non avere in nessuna località un centro importante di vendita e di dover invece spedire nn pò ovunque pacchetti esigui dì copie erano* ad esempio, sessanta ad Alessandria d'Egitto, L) e cinquanta a Milano 2) è certo che derivasse quell'aumento notevolissimo delle spese generali del giornale che, non potendo essere altrimenti compensato, ne rese sempre precaria la situazione amministrativa, elemento non ultimo tra quelli che, nel maggio 1860, ne determinarono la cessazione definitiva.
Ma è indubbio che, se si vuole avere qualche dato veramente significativo del seguito che aveva nel pubblico la stampa mazziniana, bisogna potersi riferire a qualcuno dei quotidiani dai quali essa fu rappresentata in Italia, quando già, superata la .fase cruciale della lotta per il riscatto nazionale, la vita del Paese ormai avviato alla riconquista completa della sua unità territoriale si stava gradualmente riassestando su basi più moderne. E, tra i pochi che tali giornali furono, nessuno forse può essere, da questo punto di vista, altrettanto degno di attenzione che L'unità italiana.
Questo quotidiano come è noto comparve dapprima dal 1 aprile al 27 dicembre 1860 a Genova sotto la direzione di Maurizio Quadrio, e in seguito a Milano, ove essendone divenuto condirettore Vincenzo Brusco-Onnis durò sino all'ottobre 1871.
Come il giornale si fosse affermato Io si può dedurre da una succinta esposi* l'ione della situazione generale di esso delineata il 7 ottobre 1860 dal Quadrio al. Delbecchi: H giornale tira più di 3000 copie, ma non arriva a mille abbonati. Ora sono questi che fanno vivere un giornale. La vendita plateale e i depositi sono quasi una perdita. Procurate dunque abbonamenti quanto potete.3)
Fu in vista di questo auspicato necessario aumento del numero dei lettori che si giunse appunto alla decisione di trasferire L'unità italiana da Genova a Milano. Ma non è da credere che da questa deliberazione conseguissero i risultati' sperati: la situazione del giornale come si può arguire dall'esame dei meticolosi bilanci e delle accurate relazioni dell'amministratore P. Bragiola Bellini non sembra mutare affatto. Basti al proposito ricordare una lettera dal Bragiola appunto indi* rizzata al Delbecchi in data 3 febbraio 1862: Voi fate sacrificio di tempo e di denaro, se occorre, per noi, ma vi assicuro che anche noi lavoriamo giorno e notte per ottenere in ricompensa dei dispiaceri che abbiamo sempre, non solo, ma per languire quasi giornalmente per l'esaurimento delle nostre finanze. Fatti i bilanci di quest'anno con l'aumento di prezzo, risultiamo perdenti di circa 20 lire al giorno .4)
Né tale situazione ove si seguano un po' da vicino le vicende del giornale si ha l'impressione non sia mai cambiata neppure in seguito. E in parte ciò si comprende: L'unità italiana, portavoce del partito d'azione, reclutava come rileva 11 Poggi*) i suoi abbonati e i suoi lettori quasi esclusivamente tra i
1) Epistolario, voi. XXXVI, p. 265, lettera dell'ottobre 1858 agli amici di Genova .
2) Epistolario, voi. XXXVI, p. 290, lettera al Guastalla in data 13 novembre 1858.
3) Gfr. Carte Delbecchi, citate da F. Pocci alla voce Unità Italiana, in Dizionario del Risorgimento Nazionale, voi. I, p. 1074.
) Ibid., p. 1075.
5) Voce Unità Italiana, in Dizionario Risorgimento Nazionale, voi. I, p. 1074.