Rassegna storica del Risorgimento
SAPRI (SPEDIZIONE) ; GARIBALDI GIUSEPPE
anno
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1917
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pagina
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767
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Documenti retativi alla spedizione di Sapri
I.
Ravenna, 18 novembre 1849. Amico,
Mi compiaccio di sentire che si presentano degli uomini per unirsi alla legione, e molto piti che voi ponete in opera ogni premura per procurare loro i mezzi necessari.1 Ottenuto questo scopo, procurate che mi raggiungano il più presto. Volesse il Cielo che il Comitato che si sta formando abbia a sollecitare le operazioni con regolarità.3 Si verificassero anche le altre notizie che mi date, a guisa di quella già certa dell'uccisione del Ministro Rossi.8 Accoglierò vo-lenterosamente tutte le persone che si presenteranno per ordine vostro. Frattanto credetemi Vostro
G. (ÌABÌBALDI. Al' GittaMno Casimiro De Lieto
Firenze.
1 <4arlbaldi, all'annuncio degli avvenimenti italiani del 1848, ritornò da Mon-tevideo eoa nna schiera di predi della legione italiana, a Genova. Offri i suoi servigi nel taglio 1848 prima a Carlo Alberto, poi al Governo; provvisorio di Hi-Inno. Ma sopravvenne la sconfitta piemontese a Gustosa ed di generale dovette riparare in Svizzera. Bitornò a Genova nel settembre. H mese successivo salpo da Genova eoa l'idea di accorrere in abito della Sicilia insorta. A preghiera 4 liberali toscani sbarcò a Xiivocno, donde passò in Bomagnn con l'idea di racco* gliere colà nuove forze, e si trattenne parecchio tempo a Baverina da dove; scrisse appunto la lettera che pubblico. H generale, ohe prima intendeva andare in Siedilo, propendeva d j>oi invece ad accorreva in aiuto di Teneaia. Scoppiato Ila. rivoluzione a Boma si decise per questa citta.
3 Dovea trattarsi di un Comitato per arruolamento di volontari.
6 B 19 novembre, cioè cinque giorni primo della lettera, Pellegrino Bossi era stato pugnalato in Boma. Sorprendo ohe un animo cosi generoso come quello di Garibaldi potesse plaudire a quella morte, la cui1 notizia giunse a Bavenna il giorno 18. Occorre però riflettore ohe il Bossi aveva incaricato ti generale Zucohi di ostacolare il movimento democratico nelle provinole pontificie e di impedire l'accesso di Garibaldi a Bologna. Era imminente nella contrada una vera guerra civile. IÌO stesso Garibaldi nello Memorie Borisse poh discepolo di Bocearia io sono nemico della pena di morte e biasimo quindi la daga di Bruto .