Rassegna storica del Risorgimento

SAPRI (SPEDIZIONE) ; GARIBALDI GIUSEPPE
anno <1917>   pagina <774>
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mente discutendo sul da farsi, ecco che sopravviene uno avvenimento che interrompe ogni discussione e prepara nuove vie alla soluzione della questione. E chiunque ha fior di senno ed un poco di fiuto politico, vede benissimo qual'è V attuale e vera situazione j situazione che non è effetto del caso, ma che è l'inevitabile conseguenza di tante com­plicazioni politiche ; situazione infine alla quale non abbiamo per certo contribuito, poiché come sapete benissimo le emigrazioni in ge­nerale non hanno troppa influenza, e la nostra in particolare non ne ha, né può averne alcuna atteso le sue profonde scissure. Il Piemonte propone al nuovo Principe l'alleanza a patto che concorra nella guerra dell' Indipendenza. ' La Francia non solo approva questa politica, ma le dà lealmente tutto il suo concorso, proponendo patti rassicuranti ed onore­voli. D'altra parte l'Austria fa di tutto per trascinare il nuovo Governo nella guerra affinchè combatta al suo fianco. L'Inghilterra invece vuole la neutralità di Napoli ed il ristabilimento puro e semplice della Costitu­zione. Che ne avverrà da tutto questo imbròglio? Invero è difficile di pre­vederlo finché non si sappia almeno quali siano i Consiglieri del nuovo Principe. Ma vi è a temere che il sistema della neutralità avrà la preva­lenza, poiché in fondo è tutto a favoredelT Austria. Se poi le altre potenze opereranno si energicamente da ottenere che sessantamila dei nostri vadano a combattere sul Po la santa guerra della Indipendenza, chiun­que ha animo italiano dovrà salutare con gioia la soluzione della nostra sorte pur sia di una politica uniforme e tutta nazionale*
Addio, mio carissimo, ricordatemi alla vostra egregia signora, ed agli amici che ancora si ricordano ui me, e credetemi con la più. sin­cera stima e amicizia -
Vostro affezionatissimo Amico
CAHLO POERIO. Sig. Casimiro de Lieto
Genova.
I . VII.
Torino, 30 marzo 18"0.
Mio caro de Lieto,
Profitto della corsa che fa in Genova il mio ottimo amico e co­mune compatriota l'egregio avvocato Stanislao Mancini, per scriverti questi pochi righi, e ricordarmi alla tua antica amicizia.
i Allude alla missione del conto di Salmour mandato dal Cavour a Kapoll per trattare con Francesco II, asceso al trono per la morte dì suo padre avvenuta, il sforno 22 maggio 1859.