Rassegna storica del Risorgimento
CIPRIANI LEONETTO
anno
<
1917
>
pagina
<
781
>
La prigionia 6A Leonetto Cipria/ni a Mantova nel 1848 781
Scese, gli fu levata la benda, e fu introdotto nel vasto salone terreno, dove tante volte aveva pranzato col Bartolommei. * Wi era il maresciallo, con molti ufficiali, tra cui dalla fisionomia giovine e bionda riconobbe gli arciduchi di Austria, uno dei quali era 1* attuale Imperatore.
Con tuono brusco il Badetzky gli domandò perchè fosse entrato nelle linee austriache, e Leonetto ripetè quanto aveva già detto al Wimpffen, protestando di non essere trattato come un parlamentario, contro tutti i diritti e gli usi della guerra-Colla bile negli occhi per le batoste ricevute il giorno prima, il maresciallo rispose: Ma voi non siete un parlamentario - siete una spia .
A quelle parole tuo padre si senti un brivido da capo a piedi, e ' colla testa alta e gli occhi fuori, esclamò: Io una spia? Prima d'insultarmi domandate cui sono, e vi pentirete di avere insultato un uomo che non può difendersi che con la parola .
Rimasero attoniti, e mentre da principio avevan tutti faccie da de profundis, a quelle parole si rischiararono tutte come per incanto, ed il maresciallo, detto qualcosa in tedesco che non capì, si ritirò con i generali.
Rimasero molti ufficiali che lo circondarono con fisonomie ridenti, facendogli mille domande su Firenze e sul Granduca. Era fra questi un bell'uomo a che gli disse essere colonnello del reggimento Leopoldo Granduca di Toscana, essere stato recentemente a Firenze,. ed avervi sentito parlare di lui.
O come mai - gli cbiese tuo padre - se sapete chi sono avete permesso che io fossi così crudelmente insultato ?
Sono soltanto un colonnello - rispose - ed è il maresciallo che vi ha diretto la parola; ma state tranquillo, le vostre parole hanno fatto effetto su di lui e sugli arciduchi .
Comparve in quel momento un ufficiale del quale non conobbe né T uniforme né il grado, ma che doveva essere un pezzo grosso perchè tutti gli fecero largo. Ordinò a tuo padre di deporre la sciabola, il che fece protestando di nuovo, e di seguirlo. Montarono a eavallo,.
1 Gian Paolo Bartolomoiel (18104853), patriotta livornese originario di Corsica, intUnissimo del appiani, largo di onoro, tempra di buon soldato, fior di galantuomo (MOSTCANHM, Memorie II, 51), comandò i volontari livornesi nel 1848 e o poi addetto allo sfato maggioro del generale Bava.
a n conto Zlchy ésrarls, comandante il 4 reggimento dragoni Leopoldo H
ài Toscana.