Rassegna storica del Risorgimento

CIPRIANI LEONETTO
anno <1917>   pagina <784>
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L. Mordini
staTe più fermi in sella. JTtopi avevano già intaccato le cuciture, ma fortunatamente non vi era gran male.
La sera gli portò il pranzo lo Stoekhausen. Lo rivide con piacere, e gli domandò se era stato malato.
. No, ho avuto da fare - e voi come siete stato? è Come può stare un povero prigioniero in questa fossa. I topi non mi lasciano dormire, mi mordono le mani e gli orecchi - guar­date quest'orecchio insanguinato - e poi i rospi che mi saltano ad­dosso, quello sì è un gusto!-Ma pazienza - tutto ha un fine - e Na­poleone a Sant'Blena sofferse mille volte più di me .
A queste parole quel vecchio si scosse da capo a piedi, e perso ogni ritegno, gli strinse le mani, dette una guardata alla porta ed esclamò : Napoleone il grand'uomo I e tremando che qualcuno sen­tisse gli disse all'orecchio: sono ungherese, amico degl'italiani !
n prigioniero politico deve sempre e poi sempre diffidare, ma l'emozione di quell'uomo era tale, e fino dal primo giorno ne aveva dato segno, che il dubitarne era insultare al bène. Tuo padre gli accostò la bocca all'orecchio, e disse : zitto per amor di Dio. non vi perdete .
Commosso da quell'uomo che prima di pensare a sé pensava a lui, il buon vecchio gli disse: State tranquillo. Ma ditemi, siete proprio innocente?
Sono davvero un parlamentario, e vedrete che non passano otto giorni che sarò liberato .
Iddio 10 voglia. Ma passerete prima un... e si fermò.
Cosa volete dire? siate pur franco - non temete di spaven­tarmi .
Fra qualche giorno vi sarà il Consiglio di guerra che deve giu­dicarvi .
Tanto meglio - è una buona notizia - sarò assolto .
Povero capitano, non conoscete i tedeschi. Ma non parliamone più. Stanotte vi farò dormire in una buona stanza. Vi verrò a prer dere un poco più tardi, tenetevi pronto .
<t Che Iddio vi benedica e benedica la vostra famiglia se ne
avete .
S SI, ne ho. Mia moglie è con me alla prigione, e mi tormenta che
vuol vedervi - è di Milano .
Se ne andò, tornò un'ora dopo e lo condusse al numero venti­quattro, dove vi era un buon letto e tutto il necessario per lavarsi. Gli augurò la buona notte, e gli disse : Io dormirò alla vostra porta sopra una seggiola. Se verrà la ronda che non viene tutte le notti, e c'è già stata ieri sera, vi sveglierò, e tornerete al numero uno .