Rassegna storica del Risorgimento
PAGANI ; PIO IX ; SALERNO
anno
<
1950
>
pagina
<
436
>
436 Alfredo Ricci
A Salerno intanto, il Duomo, il Seminario, il Palazzo arcivescovile, il Monastero di S. Giorgio eie strade di accesso che ad essi conducevano, erano stati riccamente addobbati. Ad onta del tempo piovoso, che metteva in forse l'arrivo del Pontefice, un'enorme folla circolava per la citta e le truppe del presidio si recavano lungo la marina e la via Duomo, che il Papa doveva percorrere. Il balcone centrale del Seminario, prospiciente alla piazza, era stato adornato da un ricco baldacchino.
Verso le 11,30 giungevano gli attesi personaggi* Smontati dalla carrozza, il Papa ed il Re, furono ricevuti dall'Arcivescovo Marino Paglia, col Capitolo, dal Maresciallo di campo Palma, comandante la divisione militare dei due Principati, dall'Intendente deDa Provincia, Valia, e dalle altre autorità locali.
La reverenza verso il Pontefice e l'ardore religioso rendevano forse più sopportabile ai Salernitani la vista di tanti personaggi che, in quel doloroso periodo, avevano instaurato un vero e proprio regime di terrore, primo fra tutti il noto Maresciallo Palma, alter ego di Ferdinando II. Troppo vivo in ciascuno doveva essere il ricordo degli ultimi avvenimenti, quel sogno di gloria brevemente vissuto, mentre gli uomini migliori del Regno languivano nei duri ergastoli. Ma di tutto ciò, naturalmente, non possiamo trovar traccia nell'ottimismo ufficiale delle cronache dell'epoca e, del resto, simili considerazioni esulerebbero dal carattere narrativo di questa trattazione.
Dopo brevi parole che l'Intendente indirizzò al Pontefice ed al Re, il corteo formatosi entrò nella Chiesa gremitissima. Il Pontefice precedeva di qualche passo il Re, benedicendo, quindi passò a visitare la Cappella dedicata a Gregorio VII il Riformatore, ove si conservano i resti del Santo. Pio IX orò ai piedi dell'Altare e, da taluni, furono intese le parole che egli profferì a conclusione della sua preghiera: intercede prò successore tuo. Discese poi nel soccorpo, consacrato a S. Matteo ed ivi ascoltò la Messa celebrata da Mons. Cenni, sull'altare ove si venera l'effige in bronzo dell'Apostolo e sotto cui si conservano gli avanzi del suo corpo. Risali quindi per l'altra gradinata che mena al Seminario, dal maggior balcone del quale doveva aver luogo la cerimonia della benedizione del popolo, che numerosissimo si accalcava nella piazza che precede porta Rotese e nelle strade di accesso ad essa.
Finalmente, alle 13, il Pontefice apparve al balcone e benedisse la popolazione, quindi passò insieme al Re, al Principe ed al seguito, per la scala di comunicazione dei due edifici, al vicino Episcopio ove un sontuoso pranzo veniva offerto dall'Arcivescovo.
Finito il pranzo, il Papa si recò a visitare il Monastero di S. Giorgio, ove erano raccolte le monache della città e moltissime signore. Egli pregò nella Chiesa e, entrato nel ritiro, ammise al bacio del piede le claustrali e le dame salernitane ivi convenute.
Con quest'ultima visita aveva termine, cento anni or sono, il pellegrinaggio a Salerno di Pio IX, di quel Pontefice il cui nome dal Quarantotto al Settanta è indisso-lubilmcnte legato a tanti fra i più salienti episodi della meravigliosa storia del nostro
tus. / Ut tantae pictatis largita tisque memoria / in aevi diuturnitatem perennaret / R. mus P. D. Coelcvtinus Maria Berruti / S. S. Rcdemptoris Gong. rect. M. et Sup. Generala / memorem lapiderò poi tendimi, iussit / anno a rep. sai. MDCCCLVI / R. mus P. Mattia et R.mus einadem oong. rect. M. et Sup. Genexalis / bic li rimira, statuii memoriam / adventus et devotae peregrinatioms / Leonia XIli P. M. / cura cssct delegata* Pont. Benaventi.
Qnae omnia religiose traodala et sculpttt / in hoc renovato sacello / volutrunt eonfratree tedemptoristao / anno R. S. MCMXXXIV.