Rassegna storica del Risorgimento
1848-1849 ; TRENTO
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1950
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447
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Clero e magistrati trentrini nel 7848-49 447
Nel 1849 soprattutto nella calma apparente in cui si svolgeva la vita trentina non mancavano chiari indissi della indomita volontà di perseguire gli ideali del 1848 tanto da provocare agitati sonni ai capi politici degli enti governativi soprattutto ad Antonio Khautz il Commissario Superiore della Polizia ed al Capitano Circolare cavalier Gaspare de Kemptcr. E la diffidenza era tale che anche le ombre prendevano corpo ed in ogni forestiere essi vedevano un emissario ed in ogni riunione un club democratico dando materia ad un attivissimo scambio di corrispondenza con le autorità superiori di Innsbruck. E la vigilanza sui compromessi o sospetti si fa più attiva anche dopo il 1849 come è attestata dai numerosi elenchi di persone ritenute tali, e che i giudizi distrettuali e i capitanati dovevano compilare ogni quartale onde segnalare presso ciascun nome il contegno in linea politica, i trascorsi politici, le compagnie frequentate, e tutte quelle notizie utili ai fini di avere in mano il polso del Trentino, onde ostacolarli nelle loro attività, per escluderli dagli impieghi ed in qualche caso per decretarne l'arresto
Ed i segni che anche in quel 1849 lo spirito non era domato né rassegnato si manifestava in varie forme dal rito funebre tenuto in Duomo in memoria degli studenti padovani caduti l'otto febbraio del 1848 (N. 41 P. R.) alle scritte sui muri contro la costituzione austrìaca del marzo 1849 maledice ti a colui che domani andrà in Duomo a sentire il Tedeuzn che vi sarà cantato (N. 82 P. R.), agli evviva a Kos-suth al passaggio di truppe ungheresi (N. 139-155 P. R.) alle risse sempre più frequenti tra i civili e i militari (N. 20 P. R.) alla freddezza con cui fu accolta la visita del nuovo Luogotenente Governatore il conte Gaetano Bissìngen, accoglienza che a Rovereto non fu solamente fredda ma vi assunse un tono di ostentato dispregio ( Missach-tung ) (N. 74 P. R.).
a Alla partenza dice la minuta stesa in tedesco egli si trovò circondato da varie centinaia di persone sul viso delle quali si leggeva il dispregio e in segno dello stesso, guardandolo sfacciatamente tenevano le mani in tasca.
Anche le truppe mandate di rinforzo a Trento erano male accolte ed il capo della Polizia si fa un dovere di segnalare al superiore di Innsbruck uno scambio di impressioni udite sulla strada e cioè come un ben pensante (cioè austriaco) avesse chiesto ad un cattivo pensante come stesse e come questi per tutta risposta dicesse seccamente astiamo tra le baionette (N. 320 P. R.). La Polizia è anche allarmata dalla segnalazione che in alcune f amiglie trentine venga conservato e venerato un ritratto di Roberto Blum fucilato a Vienna dalla reazione il 9 novembre 1848. E quando si sparse una voce che a Mori, la patria di Guatavo Modena, si sarebbe nientemeno che proclamata una Costituente Italiana, da Rovereto partono distaccamenti di forze militari. Il fatto era un po' diverso e ne da notizia un informatore (N. 57 e 82 P. R.) Sicomme in altri paesi così pure c'è in Mori quel maledetto partito pella causa d'Italia. Alcuni giovani nel numero di 30-40 persone percorrevano di notte quel paese gridando: "Evviva l'Italia, " Atorte ai Tedeschi,, gettando sassi minacciando avanti quelle case dove al pensar loro credevano fossero del partito tedesco ; e finiva: <t malesi è che qualche impiegato come già lo saprete anche là è del partito matto e lo (sic) sarebbe cosa ben fatta che contro costoro venisse proceduto con tutto il rigore ,
Frattanto sono segnalate da circolari e messe in guardia le autorità locali contro la diffusione di pubblicazioni rivoluzionarie non solo italiane ma provenienti da altri paesi europei.
Da un altro seri tto si apprende come si accentui l'odio del popolo contro le famiglie aristocratiche tedescofile quali i Consolati, i Thun, i Saraceni, i Ciurletti (N. 320 P. R.).