Rassegna storica del Risorgimento

CAMPI GIUSEPPE ; GIANNONE PIETRO
anno <1917>   pagina <802>
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Q. Omtoaezi
magne e nelle Sicilie stesse, sono al frettanti: tatti, miracolosi per così dire dinanzi a' quali l'istoria rimarrà attonita, né saprà probabilmente asserire se debbansi all' umana prudenza, alla fortuna, a forza di circostanze od a connivenza d'un alleato, il quale le si mostrasse contrario nelle apparenze e le fosse poi nella realtà favorevole. E sappi che fra queste cose veramente mirabili chela Patria nostra ha operate, l'abnegazione con la. quale diversi Stati indipendenti hanno rinunziato alla loro autonomia, non è certo la inen grande e la meno mirabile a mio giudizio e probabilmente anche a quello dei presenti e dei posteri.
Ora, se con tanti sforzi, se con tanti sacrifizi e sì grandi e sì nobili, per l'errore di pochi nostri potenti, o: per l'incerta fede, l'odio e forse rinvidia degli stranieri, non si giungesse allo scopo desiderato da tutti i magnanimi dimmi, BOI; .ci sarebbe di che disperare delle sorti dell'umanità tutta intera? Per me non capisco come il governo francese possa ad un tempo, e io dichiara esso medesimo, e proteggere il poter temporale del Papa e l'unità dell'Italia., a meno che non intenda dare al Pontefice una sovranità fra' Tinelli : 'M che non sottrarrebbe alcuna provincia alle monarchie e alle repubbliche cristiane. Perdona ; ma a questa stramberia mi costringe la contraddizione In. cui sembran cadere gli uomini di Stato di questo paese.
Intanto l'occupazione di Boma si prolunga. Gli imperialisti liberali t diranno che questo è nella previsione d'una invasione improvvisa dell'Au­stria, e può essere ; ma chi n'è veramente sicuro ? - Indubitabile è questo : che Roma tale qual'è tìen divisa l'Italia, debole per conseguenza ed incèrta de' suoi destini, è. fomento di reazioni e può cagionare la nostra ruma. Di più se quello che mi scrìvono da Roma stessa è pur vero, cioè che i Francesi for­tifichino Civitavecchia, ti par egli che il facciano contro gli Austriaci o per esercitare una pressione sovra noi stessi ? A te il giudizio.
Inutile come sono e lontano dal teatro degli avvenimenti :avri "dovuto risparmiare a te ed, a me questa lunga tiritera senza costrutto ;: ma come reggere all'invincibile desiderio d'occuparmi in qualche maniera di quello ohe ha fatto la speranza e il tormento dì tutta la mia povera vita? Compatiscimi dunque ed accogli buonamente questi pensieri, come l'unico omaggio ch'io possa ormai offrire alla mia terra natale. Addio per me, per Madama e per Amerigo. Ho sempre V intenzione di venire in Italia ; ma dalla metà del mese ora scorso, la mia salute va peggiorando, ed ho scritto questa lettera a pezzi e bocconi, come t'accorgerai facilmente leggendola. Sta sano ed ama
il tuo P. GIANNONB. 6 aprile 1861 27 Bue VEyliae [Satignotles)
3?MÌ8.
P. =.=.; Non {sgomentarti per la mia salute. Questa ricaduta non mi pare si pericolosa come l'altre, e per conseguenza non dee durar molto. Ai chiarissimo sig. Giuseppe, Campi Diruttore aelVArehivio ffl Staio
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