Rassegna storica del Risorgimento

REPUBBLICA ROMANA (1849) ; SPAGNA
anno <1950>   pagina <459>
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L'INTERVENTO MILITARE SPAGNOLO CONTRO LA REPUBBLICA ROMANA NEL 1849
Nel quadro delle operazioni militari che determinarono la caduta della Re­pubblica romana, la parte svolta dal corpo di spedizione spagnolo hi pressoché irrilevante.
È noto, infatti, che queste truppe non ebbero occasione di prendere contatto on gli avversari essendo entrate in azione, ammesso che cosi possano chiamarsi i modesti spostamenti effettuati ai margini del teatro vero e proprio della guerra, se non quando i Francesi avevano occupato Roma e gli Austriaci oltrepassato Perugia. Il tentativo di rivestire tutto ciò d'un qualche interesse strategico per (pigolarvi, poi, motivi di gloria militare, non raggiunge altro obbiettivo, che quello di metterne in maggior luce la sconcertante pochezza.
Tale e non diversa è, infatti, l'impressione che si ricava dalla lettura di quanto su questi fatti ha lasciato scritto il comandante stesso di quel corpo di spedizione, impegnatosi ad ingrandire il tutto, per dimostrare che gli storici francesi, nel ricostruire le vicende militari dell'intervento delle potenze catto­liche nello Stato romano, avevano riservalo alla loro nazione la parte del leone.1) Per ciò fare gli fu necessario sopravalutare le stesse marcie di avvicinamento alla zona di operazione2) divagare nel mondo dei se e dei ma, entrare in polemica con Oudinot, perchè non volle die le sue truppe intervenissero sotto Roma in appoggio ai Francesi, e, magari, prendersela con lo stesso Garibaldi, perchè nella ritirata da Roma non si portò sotto le posizioni ove gli Spagnoli con molta quiete lo attendevano; se Garibaldi fosse venuto, dice il generale Cordova, non ce lo saremmo lasciato sfuggire.
Ma questa pagina di storia, cioè l'intervento in Italia del 1849, è per gli Spagnoli piena di se il più grave e fondato dei quali è senza dubbio questo ben altro sarebbe stato il ruolo del corpo di spedizione se questo fosse giunto in Italia..... due mesi prima 3) all'inizio, cioè, d'aprile anziché alla fine di maggio. Non sappiamo quale sarebbe stata la condotta di quelle truppe di fronte al nemico e ad un nemico entusiasta del combattimento quale si dimostrarono i difensori di Roma e con i quali è molto probabile che sarebbero venuti a con­tatto, ma è lecito credere che ai soldati di Spagna sarebbe stato affidato un compito di gran lunga più importante di quello che poi furono chiamali ad assolvere.
') F. FERNANDEZ DE CORDOVA, La expedicion Espailola à Italia, comparsa a puntate in Revista Contemporanea, Madrid, anni 1881-1882. Vedere anche Viajes par Italia con la expedicion Espanola, Madrid, 1850, di D. JOSE GUTTERREZ DE LA VECA pittore e poeta al seguito della spedizione, opera, peraltro, d'interesse soprattutto let­terario; venne tradotta in italiano da G. TOMMASI, Rieti, 1851.
2) Con particolare riferimento ad una lettera del cardinale Antoneili a Ini diretta in data 22 luglio 184-9 che comincia hi faticosa marcia di V. E. attraverso la Sabina fa tanto onore alle truppe spagnole come al generale che le conduce.,.. che è poi runico elogio scritto che ricevette quel generale dal Governo Pontificio per fatti di carattere
militare.
3) J, BECKER, Historia de las relaeiànes exieriores de Esporla durante el siglo XIX, Madrid, 1924, Tomo tì, p. 16.