Rassegna storica del Risorgimento
1848 ; INGHILTERRA ; DUE SICILIE (REGNO DELLE) ; FRANCIA
anno
<
1950
>
pagina
<
480
>
480 Cesare Spellcmzon
difficoltà alla acccttazione; ma se quella avesse volato fare del Sovrano un fantaama, se, come n'era giunta vaga notizia, il Sovrano fosse privato del diritto dì veto, potesse far nso soltanto di un veto sospensivo, in tal caso non era opportuno che un Principe sabaudo andasse ad occupare un trono malsicuro, cosi scarso di pre* sligio e privo di autorità; era perciò necessario conoscere la nuova Costituzione siciliana prima di deliberare. finalmente, giacché l'Inghilterra pareva consigliasse l'acccttazione della Corona si cu la da parte del Principe eletto, il Consiglio dei Ministri si trovò concorde nel manifestare l'opinione, essere' necessario, affinchè la Corte piemontese potesse decidere in tal senso, che il Governa di Londra s'impegnasse formalmente a prò leggere il nuovo Regno, onde metterlo al riparo da ogni eventuale aggressione esterna.1) Interpellato dal Pareto l'ambasciatore inglese, questi si limitò a ripetere quel che aveva già detto : non parlò affatto di -garanzie o di protezione armata,' non avendo ricevuto da Londra l'autorizzazione di promettere alcunché a questo riguardo; ripetette, che quando il Duca di Genova avesse accettato il trono, e ne fosse entrato in possesso, seguirebbe prontamente il riconoscimento ufficiale dell'Inghilterra. Ciò non parve sufficiente al Governo di Torino, il quale incaricava allora i'ambasci a lo re sardo a Londra di avanzare al Foreign Office una domanda precisa e chiarificatrice: l'accettazione della Corona siciliana da parte del Duca di Genova (faceva notare ~M conte Adriano Thaon di Revel a Lord Palmerston) esporrebbe gli Stati e i commerci marittimi del Re di Sardegna alle implacabili offese del Re napoletano, e il nnovo Re de' siciliani, senza esercito, senza -flotta, senza alleati , alle ostilità di quello stesso Sovrano ; fino a qual punto adunque potrebbe contare la Corte di Torino sull'appoggio aperto e attivo dell'Inghilterra, quale assistenza il Governo inglese sarebbe disposto ad accordare al nuovo Re di Sicilia, per difenderlo contro le armi di Napoli?; e concludeva, ponendo in rilievo, che dal -tenore della risposta del Governo di Sua Maestà la Regina sarebbe dipesa la decisione di Carlo Alberto. Rispose il Lord britannico, che in affare di cosi grave importanza non poteva egli stesso rispondere, avrebbe dovuto interpellare il Gabinetto: e in attesa di tale decisione collettiva, che poi non sembra fosse mai presa o comunicala, la questione fu in primo luogo risolta dalle sfortunale vicende della guerra contro l'Austria.2)
CESARE SPELI, ANZON
l<) CIAK, op. cti., pj>. 358-60
*) BIANCHI, Storia dm, oit., voli. V, p. 218 sgg.; R. MOSCATI, La diplomazia europea a. il problema italiano nel 1849, Firenze, 1947, pp. 65-6.