Rassegna storica del Risorgimento
1848-1849 ; DALMAZIA ; VENEZIA-GIULIA
anno
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1950
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pagina
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481
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IL BIENNIO 1848-49 NELLA VENEZIA GIULIA E NELLA DALMAZIA ALLA LUCE DI NUOVI STUDI
Lo scorso anno, quando anche a Trieste volemmo celebrare degnamente il centenario della rivoluzione del 1848, mi preoccupai di vedere che cosa e quanto era stato scritto fino allora a proposito della Venezia Giulia e della Dalmazia e ne diedi relazione al Congresso di Milano.
Quello che si poteva particolarmente notare era la mancanza di un'opera profonda ed organica pienamente responsabile delle sue affermazioni, fatte sulla base di una documentazione autentica e sulle testimonianze dell'epoca, pesate, valutate e confrontate, come è dovere dello storico, in modo da arrivare a conclusioni concrete positive.
Volle perciò il Comitato Triestino per le celebrazioni del centenario del 1848 dare alla storiografia italiana un'opera che parlasse di Trieste, della Venezia Giulia e della Dalmazia nel biennio 1848-49, e ne fu affidata la cura ad uno studioso di grande competenza ed esperienza delle cose nostre, il dott. Giuseppe Stefani.
Difficoltà di ogni genere si opposero alla realizzazione: economiche, tipografiche e storiche. Mi fermo alle storiche che riguardano più direttamente la mia esposizione: impossibilità di consultare archivi dalmati ed istriani, necessità di cercare altrove, a Venezia, a Torino, a Vienna; continue sorprese poi per i ricercatori, che, credendo, per precedenti gratuite affermazioni, che ben poco si sarebbe trovato, videro invece accrescere enormemente il materiale e furono perciò costretti ad estendere le ricerche. Così da un progetto di poche centinaia di pagine siamo arrivati a tre volumi di oltre duemila. Se molto di quanto ci riguarda non fosse andato perduto con la perdita di troppe terre nostre, e non fosse stato o difficilissimo o impossibile consultare archivi stranieri, se poi tutto quanto avvenne allora fosse stato esaurientemente documentato, il numero delle pagine sarebbe stato spaventosamente maggiore. L però sufficiente per trarre del 1848 giuliano ben altre conclusioni di prima.
L'opera, presentata dai Presidente della Zona di Trieste, prof. Gino Palutan, che fu benemerito ed attivo Presidente del Comitato celebrativo, uscirà lo speriamo, entro Tanno.
Nel primo volume Attilio Gentile tratta della preparazione spirituale del 1848 quindi Giuseppe Stefani ci presenta un grande numero di documenti del tempo; Angelo Scocchi parla del tentativo rivoluzionario delTOrlandini, Camillo De Franceschi della società dei Triestini, Lina Gasparini della rappresentazione della Disfida di Barletta dei Gazzoletti, Oscar De Incontrerà della Guardia Nazionale. Il volume si conclude con un studio di Ettore Chersi sulle elezioni per la Dieta di Francoforte.
Il secondo volume si apre con uno studio dello Stefani sulla flotta sardo-veneta e napoletana ed il blocco di Trieste. Giulio Gratton tratta delle scuole italiane nel 1848, Cesare Pagnini del giornalismo triestino, Aldo Tassiui degli atti del Magistrato cittadino. Attilio Venezia parla di Gorizia e del Friuli orientale e Ranieri Cossar fornisce nuovi documenti della storia della sua città, Giovanni Quarantotti si dedica alla suo Istria, Emilio Marcuzzi a Fiume, e Giuseppe Fruga ed Arrigo Zink alla Dalmazia.
Nel terzo volume lo Stefani parla dei volontari giuliani e dalmati in generale, mentre il De Franceschi, Enrico Brol e Luciano Sanzio parlano rispettivamente di Giuseppe Revere triestino, di Vincenzo De Castro istriano, di Federico Sciamit-Doda dalmata. Di quest'ultimo poi il dott. San/in ha fatto a parte per l'editore Cappelli una biografia completa che uscirà tra breve.