Rassegna storica del Risorgimento
1848-1849 ; DALMAZIA ; VENEZIA-GIULIA
anno
<
1950
>
pagina
<
483
>
Il biennio 1848-49 nella Venezia Giulia e nella Dalma zia, ecc. 483
18 febbraio 1848. - Fra la gioventù locale le simpatie per gli scimmiottatori italiani si fanno ogni giorno più forti,
22 febbraio 1848. -Allo scopo di reagire energicamente contro l'eccesso delle dimostrazioni di simpatie italiane, che già marcatamente si riscontra tra la gioventù locale, evitando in pari tempo sgradevoli scandali, il devoto sottoscritto, con l'approvazione del Reggente il Governo, ritenne opportuno di rivolgersi personalmente ai capi della Borsa e della Comunità israelitica, e, attraverso il Preside del Magistrato, ai consiglieri comunali, per invitarli urgentemente ad adoperarsi, entro l'ambito della loro privata influenza, affinchè siano evitate tutte le azioni del genere, che sono assolutamente ingiustificate e che non possono se non tornare a danno del buon nome di onesta fedele città.
17 marzo 1848. - Dal diario di un ufficiale austriaco: e Si avvertono molte simpatie per l'Italia ...... non si teme di mostrare i colori italiani e di provocare i patrioti
[dal suo punto di vista, naturalmente]. D'altra parte il Lloyd in considerazione dell'irritazione che contro di esso potrebbe derivare si rifiuta di trasportare truppe contro l'Italia e di mettere a disposizione i vapori, malgrado siano state ormai fatte tutte le concessioni.
Segnalo a chi ne ha interesse due rapporti sugli eventi del 17 marzo del Governatore di Venezia al Viceré, inviati per conoscenza al collega di Trieste.
22 marzo 1848. H Governatore Sahn a Vienna: ecH numero di coloro che portano i colori fottìi ani va piuttosto aumentando.
La preoccupazione si fa grande tanto che lo stesso Governatore lancia alla, città, con quasi un secolo di anticipo sui creatori del T. L. T., lo slogan Trieste ai Triestini.
24 marzo 1848. Rapporto di polizia a Vienna: Alcuni giovani italiani spinsero
a sfrontatezza fino a gridare pubblicamente, portando coccarde tricolori, Evviva la
Repubblica. Gli alcuni giovani, che seguirono l'Orlandini nel suo tentativo di far
insorgere Trieste come Venezia, sono, per un testimone irlandese che descrisse la
giornata una grande folla, all'apparenza male intenzionata .
Ma non ci si limita a Trieste.
25 marzo 1848. Il Salm al Gyulai: I due Lussini hanno perduto ogni freno e si on dati anima e corpo alle prime dimostrazioni in favore di Venezia. (H recente trattato di pace dichiarava l'isola iugoslava).
28 marzo 1848. Il Salm al ministro degli Interni: La levata di scudi dell'Italia non è ormai più un tentativo, ima eventualità. E un fatto compiuto, che preme, con tutto il peso del suo manifestarsi, con tutte le forze della sua attrazione morale, su questa provincia, fortemente permeata di elementi italiani.
Un piccolo tesoro per la nostra storia è l'esumazione di una lunghissima lettera del Salm al Ministro del 25 aprile. È un quadro completo del primo '48 e rivela ben chiaramente che ormai l'Austria era destinata a perdere le nostre terre.
Lo stato d'assedio a Trieste non impedì ai Triestini, a quanto scrisse il Governatore il 21 agosto, di fare ima Katzenmusik (musica da gatti), una abbaiata davanti all'abitazione di alcuni ufficiali della guardia nazionale ormai composta quasi esclu-rìvamente di elementi austriacanti.
I rapporti continuano per tatto l'anno e quello successivo, e si concludono con queste significative parole del 4 luglio 1849 in un rapporto di polizia: La popolazione di Trieste non h più quale era or sono due anni: le ripercussioni di carattere generale e le eccitazioni della cattiva stampa non sono, purtroppo, rimaste nemmeno qui, senza successo.