Rassegna storica del Risorgimento

TAZZOLI ENRICO ; MAZZINI GIUSEPPE
anno <1950>   pagina <489>
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Giuseppe Mazzini e Don Enrico Tozzoli 489
i migliori esponenti della coltura italiana del tempo attraverso scòtti, conferenze, con­tatti personali; i suoi viaggi a Verona, Vicenza, Venezia, Brescia, Milano, Genova, Fi? renze, Lucca, Roma, Napoli; l'attiva sua corrispondenza specie con i principali centri degli emigrati italiani (essenzialmente col Mazzini) a Parigi, Bruxelles, Londra lo ren­devano perfettamente edotto del movimento politico e colturale del paese, dei suoi bisogni, delle sue deficenze.
Ognuno ben sa, senza che noi ci dilunghiamo nei particolari, quanto studiosa, a eoa volta, e laboriosa sia stata la giovinezza di G. Mazzini e come questi si preparasse al compito, che riteneva per se stesso doveroso e sacro, con scrupolosissima severa co­scienza associato a don Enrico Tazzoli nel comune ideale: il benessere della famiglia. della Patria, dell'Umanità.
Mazzini e don Enrico Tazzoli, specie quest'ultimo neDa continuità del suo mini­stero sacerdotale nelle città e nelle campagne, avevano ben compreso come -il popolo fosse ignorante e, come, nell'ignoranza nella quale era mantenuto, esso si prestasse -inconscio alla propaganda a carattere sociale-politico austriaca e borbonica tut-t'altro che onesta e sincera, diretta, come fu in realtà, essenzialmente contro la borghe­sia liberale. Essi comprendevano come l'interesse materiale avesse influenze nocive sul popolo; come, ancora, i bisogni urgevano e il conseguente livello assai' basso dei-resistenza richiedesse aiuti illuminati e fattivi per sollevare alquanto dall'indigenza le popolazioni, tonificarne il morale, elevarne la vita, rafforzarne le speranze in una esistenza migliore orizzontandole verso un maggior senso di comprensione e di di­gnità politica nazionale quasi in esse popolazioni scomparso* Elevare ed educare il popolo, fu scopo, quasi missione, di Mazzini e di Tazzoli. Missione che trovava echi diffusi nei patrioti attraverso la Penisola dai Colletta al sud ai Santarosa al nord scopo supremo, questo, anche di Cesare Battisti che guardava a don Enrico: come ad una delle fiamme alle quali accese la sua fede ed alimentò il suo spirito di sacrificio.
Io non esporrò qui, dettagliatamente, di Giuseppe Mazzini la complessa attività sua a favore delle classi popolari troppo nota ad ogni modesto cultore della nostra sto­ria. Solo accennerò a quella Unione degli operai italiani da lui fondata a Londra nel suo esilio decennale ed alle sue scuole gratuite del popolo con filiali ovunque vi fossero operai e artigiani italiani in Europa e nelle Americhe. Le scuole popolari festive e se­rali non furono dal Mazzini inai abbandonate: anche più tardi nel 1861 a 56 anni egli le include in un suo vasto piano di educazione popolare in conformità ai princìpi espressi in quella magnifica Lettera agli operai riuniti ad Alessandria.
A sita vòlta don Enrico:Tazzoli finché visse détte il suo contributo, inesausto e fattivo, alle Pie Case di Ricóvero od Industria di 'Mantova contribuendo del proprio e sostenendone là necessita e le nobili finalità. Dava pure il suo appoggio incondizionato allo Scuole festive aerali di Mantova con ima. concessione larga ed ardita dei diversi problemi riguardanti l'istruzione personale e sostenendone il finanzi a mento con una propaganda personale e continuativa. Ari clic l'infanzia fu precipua cura di Tazzoli e idi Mazzini. Giuseppe Mazzini il 10 novembre 1841 apre a Londra le porte di Hatton Garden ad 85 bambini italiani derelitti in quell'immensa metropoli. Ad un anno di distanza Tazzoli, nel 1842, entra parte essenziale nel Segretariato degli osili in­fantili di Mantova iniziando quel ano apostolato intenso in essi che durerà fino alla ma morte. Interessanti, dal punto dì vista educativo e pedagogico, sono lo sue relazioni annuali ed il catechismo daini scritto per i bimbi. Egli fu amicissimo del