Rassegna storica del Risorgimento
1849 ; LUIGI BONAPARTE RE D'OLANDA
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1950
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Franco Vallecchi
E gli sfugge, non meno* il significato e la portata del contraccolpo reazionario. L'atteggiamento del Pontefice contraddice alle sue previsioni, quanto Patteggiamento del popolo romano. Nel Pio IX del 1849, egli si illude di ritrovare il Pio IX del 1847 e del primo 1848. I suoi calcoli, cosi stringenti in apparenza, non trovano fondamento nella realtà: e vengono dalla realtà smentiti. Apprendo con pena scrive nella lettera a Ney che le intenzioni Benevole del Santo Padre, come la nostra azione, restano sterili in presenza delle passioni e delle influenze ostili. Si vorrebbe dare come base del ritorno del Papa la proscrizione e la tirannia. Non posso permettere che all'ombra della bandiera tricolore si commettano atti tali da snaturare il carattere del nostro intervento . Ma il risultato dei suoi sforzi non è che l'impopolarità dell'occupazione francese anche presso coloro a profitto dei quali è avvenuta. <c Fu per me un'offesa personale, nel leggere il proclama dei tre cardinali, il vedere che non si menzionava neppure il nome della Francia, né le sofferenze dei nostri bravi soldati. Ogni insulto fatto alla nostra bandiera e alla nostra uniforme mi va diritto al cuore; se la Francia non vende i suoi servigi, esige almeno gratitudine per la sua abnegazione .
Luigi Boaaparte si vede sfuggire di mano la sua politica, deviata in un senso che non è quello voluto e prescritto. Vienna, la rivale Vienna, l'obbiettivo finale della sua azione, invece di accusare il colpo, mostra di servirsene al proprio gioco: la diplomazia austriaca ostenta di interpretare l'occupazione francese non come un atto di rivalità, ma di collaborazione. Gli avvenimenti di questi ultimi mesi scrive, nell'agosto, Hùbner, l'ambasciatore d'Austria a Parigi hanno dimostrato coi fatti (caso inaudito e senza precedenti), che l'Austria e la Francia fanno la stessa cosa, e fanno la stessa cosa in Italia. La Francia è venuta ad associarsi all'opera conservatrice dell'Austria . E non è solo l'eco dei desideri austriaci, Hiibner, quando parla così: è anche l'eco di eerte interpretazioni francesi, nello stesso ministero degli esteri, e negli alti ranghi della diplomazia: intorno al Bonaparte, molti interessi conservatori si sono cristallizzati, e favoriscono l'equivoco.
L'azione diretta- e indipendente che egli si è proposta, a Roma, viene a sfociare nella grande corrente della controrivoluzione in atto in Italia e in Europa: un aspettò della reazione. Al di là, certo, delle sue intenzioni. Le quali obbediscono' ad una loro logica, dedotta da ben definite premesse politiche e ideologiche: ma è una logica astratta che, assorta in se stessa, non valuta né misura la realtà cui si applica. Onde le delusioni e le contraddizioni. Onde la luce ambigua che colora la sua politica: e la singolare aureola d'enigma che la circonda.
FRANCO VALSECCHI