Rassegna storica del Risorgimento
PILO ROSOLINO ; CORRAO GIOVANNI ; SICILIA
anno
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1917
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pagina
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813
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La spedizione di Rosolino Pilo nei ricordi di Giovanni Corrao 81
Giuseppe Orlando sino a bordo, posti in viaggio col tempo piuttosto cattivo furono obbligati dopo ore 36 di prendere terra vicino Livorno, spirando sempre vento dal mezzogiorno e dopo avere viaggiato ore 24 il tempo incalzando sono stati obbligati prender terra nel porlo di Piombino, dove sono stati giorni due fremendo il loro cuore per il tempo cattivo che consumavasi, e per effetto di ciò ebbero vari contrasti, ed il giorno sette aprile trovandosi a 20 miglia di distanza dall' Isola di Lipari presen lavasi un gran temporale minacciando il legno e la propria vita.
il generoso Capitano Signor l simile ad un eròe contrastava col tempo per arrivare al più presto possibile conoscendone la vera bisogna, ma invano era la sua resistenza causa che il tempo da un momento all'altro incalzava e per cui il Capitano si è presentato ai due siculi chiedendole se volessero ritornare per salvare la propria vita e quella del sconsolato equipaggio: Essi rispose, che un sol giorno avrebbero compromesso ed abbortitoja rivoluzione sicula, per cui lo pregavano caldamente a contrastare col tempo, aggiùngendo che dalla parte di loro si aveano di già dispensato della propria vita ; a questo punto il Capitano uomo invecchiato nella politica rispondea, che avrebbe consumato la sua vita per lasciar contenti ai due generosi prodi, e dopo il corso di ore sei aver contrastato col tempo, di nuovo il Capitano si presenta al Signor Corrao dicendo eh' era impossibile resistere per altra ora, a causa che il tempo vieppiù incalzava, ed il Signor Corrao rispondeva, serbate la vita ai vostri marinai j Allora il prelodato Capitano ha fatto vietare2 di bordo, prendendo la rotta per la via di Napoli qui i due magnanimi sì preparavano ad una nuova lotta, causa che si avvicinavano all'avvoltoio di Napoli, pure li rendeva superiori questa sola speranza di conservare i marinai, ed in ore 13 con la sola veletta già scoprivano l'Isola di Capri, però a 8 miglia di distanza vedevasi un legno che dallo scaffo si riconobbe esser legno siciliano, allora ha pregato il Capitano che si mettesse in bordeggio per andare a parlamento col sudetto legno, infatti i due legni dopo un ora si trovavano a tiro
i Lacuna del ins. Pacò ci e noto, specialmente dalla signora Teorie. Whìte Mario,nell'opera Agostino Bertoni e i suo' tempi (volli, pp.40; Firenze tipog.dl G Barbera, 1888), die appunto in quel giorno (24 aprile) era tornato da Messina Baftaele Motta, il secondo della paranza ohe aveva condotto Bosaliao Pilo e-Corrao in Sicilia. Egli portava per Bertanl ed altri amici lettere di Bosaltno in data del 12 aprile eto, .
2 Virare.