Rassegna storica del Risorgimento
PILO ROSOLINO ; CORRAO GIOVANNI ; SICILIA
anno
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1917
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pagina
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817
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a spedizione di Rosellina Pilo nei ricordi di Giovanni Corrao 817
In esso legno esisteva il deposito delle granate orsiniane, oltre a ciò fucili, piombo, munizioni, ed altri attrezzi da guerra ; ivi erasi stabilito che alle ore 10 p: m: doveano trovarsi al punto cosi detto il Paradiso, ' tre miglia circa distante da Messina della parte del Nord: e dopo essersi caricato una barca dello stesso legno, con tutte le munizioni che ivi esistevano, posti in viaggio, accompagnati dall'equipaggio americano verso un legno francese per prendere il cittadino Santi Marcianitt ch'erasi imbarcato per emigrare, costui avendo inteso lo sbarco dei due emissari e particolarmente del Signor Corrao amico da gran tèmpo non ha voluto più andar via, come fecero altri Messinesi ed appena arrivati al legno il prelodato Mar ciani subito discese nella barchetta e buttossi nelle fraterne ed amichevoli braccia dei due generosi prodi. Postisi in cammino ed usciti dal porto le fazioni borboniche lungo la marina gridavano, Alto, chi va là? ed intanto arrestare il corso della barca, quando gì' intrepidi Signori Pilo e Corrao invitavano i loro compagni proseguire il cammino e non temessero le palli. Alle ore 10 Va giunsero al punto stabilito e con grande sorpresa non hanno trovata la persona a loro indicata, anzi persone di là vicine dicevan loro, che mezza ora indietro due compagnie Regie erano state appiattate per ben due ore in un vicolo che conduceva alla collina, e di tutto l'apparato della corrotta truppa si rilevava che dovevano dare la caccia a qualche persona. Il Sig. Corrao creduto che si era mancato ad un appuntamento cosi importante, ed avendo inteso il rapporto, ha montato in collera, ma il Sig. Pilo lo ha calmato, dicendo vedremo dove finirà. Giuseppe Agresta piangeva simile ad un fanciullo, temendo che l'avessero potuto macchiare di tradimento. Marciani addolorato per aver lasciato il suo nascondiglio e poter cascare nella rete del nemico, ed i Signori Corrao e Pilo dicevano rimedieremo al mal tatto, incoraggiarono ai due abbattuti Agresta e Marciani, e Giuseppe Agresta diceva che era giusto portar le munizioni su del legno che avevano condotto i due generosi in Sicilia, il quale trovavasi ancora ancorato vicino la riviera, il Sig. Corrao però leggendo qualche dubbiezza in questo consiglio disse che le munizioni doveano sbarcarsi e metterli se occorreva sotto un'albero ed i Signori*
i Villaggio marino nella riviera da Messina al Faro. Iia. distanza dalla citta non oltrepassa I tre chilometri.
8 Marciano, non Marcimi, al era nascosto per Muggire, lasciando Messina, alle cerche della polizia. B, come qui si apprendo, segui i due precursori fino a Barcellona, ove fu latto rimanere per aiutare la impresa In quei luoghi. Egli aiutò con altri il Comitato a Barcellona; poi combatto a Milazzo, seguendo indi Garibaldi.