Rassegna storica del Risorgimento
1847-1848 ; CHIESA ; SARDEGNA (REGNO DI) ; STATO PONTIFICIO
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1951
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24
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24 Romolo Quazza
giorni di disposizioni incomplete o contrastanti, sulle quali si ritorna più volte, adottando criteri diversi. Con la data dello stesso giorno 6 agosto, ad esempio, il pro-memoria, del quale il Rosmini fa cenno, indica alla sua missione tre finalità: indurre il Papa a cooperare efficacemente alla guerra, stringere la lega politica, addivenire a un concordato religioso, sia pur limitandosi per le due ultima questioni a porne le basi; ed invece la lettera di Lorenzo Pareto ripete, anche riguardo al Rosmini, l'affermazione che alla lega politica coi diversi governi d'Italia e al concordato in materie ecclesiastiche non è opportuno il momento, e ne limita l'azione al conseguimento di una valida cooperazione del governo pontificio alla guerra per l'indipendenza d'Italia,
Questa limitazione pare non si attendessero né Domenico Pareto né Antonio Rosmini. Infatti, in attesa dell'arrivo di credenziali e di istruzioni scritte,J) l'abate Rosmini visitò privatamente il Pontefice il 17 agosto e, uscito dal colloquio ritenne di poter affermare che Pio IX fosse propenso ce tanto alla conclusione del Concordato; quanto alla stipulazione di una Lega tra i Principi Italiani .2) Anzi, confortato dalle idee esternategli a viva voce dal Re, convinto che il nuovo gabinetto intendesse agire in tal senso e appoggiandosi pure alla quasi certezza che il Pareto ne aveva,9) il Rosmini si ritenne sufficientemente autorizzato ad intavolare intanto qualche preliminare trattativa a riguardo della Lega fra i Principi Italiani . A tal fine l'Abate e il Pareto si incontrarono la sera del 26 agosto con mons. Cor boli-Bussi e col cav. Bar-gagli, ministro di Toscana, e fu deciso che il Rosmini stesso avrebbe formulato il progetto della lega, da discutere in una seduta successiva.4)
Nel nnovo ministero, intanto,5) il conte Ettore Perrone di San Martino, prendendo possesso dell'ufficio di ministro degli esteri, modificava ancora una volta le
missione, o se s'intenda modificarle in qualche punto essenziale. Intanto siccome l'Abate Rosmini è latore di una lettera di S. M. per il S.t0 Padre, io mi farò carico di presentarlo quanto prima 'al Card. Segretario di Stato e d'ottenergli un'udienza da Sua Santità, nella quale necessariamente dovrà egli astenersi d'intrattenerla dell'oggetto della sua missione. Dal rapporto Pareto, 16 agosto 1848, n. 442.
*3 II Casati in data 14 agosto scrisse al Rosmini: Spero che a quest'ora avrà. avuti tutti gli atti da Lei richiesti. Se alcuno a caso mancasse, potrà dirigersi al nuovo Ministro degli esteri che verrà, spero, quanto prima nominato. Cosi pure in lettera del Rosmini al Perrone del 30 agosto, cit.
*) Rapporto Pareto 18 agosto 1848, n. 444.
Con rapporto del 25 agosto 1848, n. 450, Domenico Pareto, mentre insisteva per l'immediato invio delle credenziali e delle istruzioni al Rosmini, insisteva sull'adesione, che, a parer suo, Roma e Toscana avevano sempre dato all'idea della Lega. Un dispaccio pervenuto ieri al Cav. Bargagli esprime francamente quest'intenzione che, siccome sarà facile il rilevare dalla mia corrispondenza, non venne mai meno tanto in Firenze quanto in Roma, e formò l'oggetto delle continue interpellanze, che mi si facevano intorno alle disposizioni del nostro Gabinetto, al quale non a torto l'opinione pubblica attribuisce il non essersi mai stipulata questa Lega. Ora il Regio Governo essendosi determinato di inviare espressamente in Roma per tale oggetto l'Abate Rosmini conviene assolutamente ch'egli sia in grado di poter agire il più presto in modo ufficiale, e far vedete-che da parte nostra si concorre efficacemente a mettere in esecuzione quanto il nuovo Ministero viene di dichiarare nel suo programma su tale importante oggetto.
*) Rapporto Pareto, 28 agosto 1848, n. 452. In questa lotterà, richiamandosi ad altra precedente, il Pareto chiede licenza di recarsi brevemente in patria per urgenti affari di famiglia.
5) La composizione del Ministero era stata comunicato alle varie legazioni con. lettera circolare, del 22 agosto 1848: per Roma, copialettere n. 228.