Rassegna storica del Risorgimento

1847-1848 ; CHIESA ; SARDEGNA (REGNO DI) ; STATO PONTIFICIO
anno <1951>   pagina <27>
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Problemi di politica ecclesiastica, ecc. 27
questa rifletta affari religiosi , non ci sarebbe stato nessun danno a rinviare la ripresa del negoziati fino al momento in cui dal nuovo gabinetto fosse stata inviata una chiara risposta in proposito: risposta che il Pareto si augurava l'osse tale da mettere al co­perto la giusta suscettibilità di un personaggio così distinto qual'è l'abate Rosmini, ed al quale il Santo Padre esternò di già la sua soddisfazione nel vederlo incaricato di questa missione . Per appianare ogni difficoltà il Pareto diede questo suggerimento: Io mi permetto di proporre che l'Abate Rosmini mi venga associato nella negoziazione di cui si tratta, facendo ciò risultare da qualche ufficiale documento . *)
B suggerimento fu subito accolto dal Perrone. 2) Sarebbe stato infatti provvedi­mento veramente ingiustificato lo staccare cosi recisamente i vari negoziati e l'inflig­gete' al Rosmini un'apparente sconfessione del suo operato, mentre egli, in attesa del-1 arrivo delle credenziali, aveva pur compiuto passi significativi ce per preparare la strada a quelle formali trattative che [avrebbero potuto] poi addurre la conclusione dei due importantissimi oggetti, il Concordato ecclesiastico e la Lega politica , per i quali era stato inviato a Roma con tanta premura. 3)
Informatosi a fondo con l'aiuto del Pareto della questione del foro ecclesiastico, egli aveva avuto colloqui privati col cardinale Antonelli, delegato dal Papa. II cardinale si era dichiarato pronto ad avviare con lui i negoziati, appena fosse stato regolarmente accreditato, e dai pruni assaggi era sembrato al Rosmini più incline a trattar di un concordato completo che a rivedere alcuni punti limitati.
Occorreva ora all'abate sapere se l'attuale Ministero condivideva il parere di un riesame generale della materia, come gli era sembrato fosse intenzione del gabinetto precedente. *)
' Le- credenziali e le istruzioni per trattare della Lega politica e del contributo pontificio alla guerra d'indipendenza giunsero al Rosmini il 7 settembre e il Pareto gli comunicò subito anche ìeistruzioni supplementari contenute nel dispaccio a lui diretto. L'incarico per negoziare il Concordato sulla giurisdizione ecclesiastica unitamente
1) Rapporto Pareto, 2 settembre 1848, n. 456, cit.
*) Il rapporto del Pareto giunse a Torino l'8 settembre.
3) Scrivendo al Perrone il 4 settembre, il Rosmini gli spiegava di essersi sempre attenuto a quanto gli era stato prescrìtto. La commissione datami in voce dal Mini­stero in allora al potere e quelle qualunque istruzioni scritte che mi furono consegnate e che vennero estese a senso di quanto debberò il Consiglio de' Ministri nel Congresso tenuto il 3 p. p. agosto, a cui ebbi l'onore di intervenire (dove però mancava sgrazia­tamente il Ministro degli Affari Esteri assente da Torino) mi servirono di costante direzione nella mia condotta, giovandomi ancora non poco dell'esperienza di S. E. il marchese Pareto che con ogni bontà, intelligenza e zelo si prestò ad ogni mia richiesta .
*) Il desiderio di Sua Eminenza sarebbe che in questa occasione si ponessero le basi di un Concordato compiuto, non limitandosi solamente ad uno o ad un altro punto, e questo consuonerebbe collo istruzioni datemi in iscritto dal Governo di SI M. le quali dicono: " Il Governo piemontese non si propone per ora che d'iniziare le pratiche, pittandone le prime basi, concordandosi col Santo Padre intorno ai principi fondamen­tali che dovranno leggerle entrambe ... Qualora pertanto V. E. ed il presente Ministero perseveri nella disposizione di usare della debole opero mia nella conclusione di questo ai!are, mi bisogna conoseere se tali siano ancora al presento le intenzioni del Governo, invocando in pari tempo quelle più ampie istruzioni e direzioni che si stimerà oppor­tuno di darmi.