Rassegna storica del Risorgimento
1847-1848 ; CHIESA ; SARDEGNA (REGNO DI) ; STATO PONTIFICIO
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1951
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Problemi di politica ecclesiastica, ecc. 41
del 20 accordata a tutti coloro che pagassero entro quel giorno mi terzo della rispettiva quota. L'equità imponeva dunque che si concedesse al clero una proroga conveniente. ')
Alla lettera ufficiale del card. Soglia si aggiunsero le sollecitazioni vernali di mons, Corboli-Buasi, incaricato di ciò dal Papa stesso. 2) Il Breve pontificio fu spedito 1*11 ottobre 1848;3) il 18 ottobre il Ministero degli Esteri comunicò di averlo ricevuto *) ed il 21 annunziò che il Regio Governo, con decreto recante la data del 10 ottobre, aveva prorogato il termine per tutti i contribuenti sino al 31 ottobre.5)
10. Di poco posteriore fa la questione relativa al donativo ordinario e straordinario del clero dell'isola di Sardegna.
Leone XII con Breve del 1 settembre 1826 aveva confermata la prestazione dei due donativi per nno spazio di tre anni. Pio Vili aveva prorogata la conferma per il donativo straordinario ad altri 18 anni da computarsi dalla cessazione della proroga fatta da Leone XII, cioè dal 1 settembre 1829. La concessione sarebbe dunque scaduta il 1 settembre 1847, se non che una disposizione di Gregorio XVI, consentendo un'equivoca interpretazione, aveva fatto si che i donativi fossero stati percepiti per un anno in più. Il Governo sardo chiedeva ora una proroga di 20 anni.
A questa richiesta rivolta dal Pareto il 31 ottobre, ') il card. Soglia rispose benevolmente con lettera ufficiale dell'8. novembre 1848, facendo però osservare che, trattandosi di un -donativo da farsi al R. Governo dal Clero sardo , era ragionevole che la domanda di autorizzazione fosse rivolta dal Clero stesso, e per esso dall'Arcivescovo di Cagliari, che in certo modo se ne poteva considerare rappresentante.7) Rettificò inoltre l'interpretazione data dal Governo sardo alla disposizione di Gregorio XVI nel 1842, stabilendo che le somme erano state riscosse irregolarmente. Ma per questo ultimo fatto il Pareto prometteva di ottenere una sanatoria, cosicché tutta la questione risultava appianata.8)
l) e Le regole generali del diritto stabiliscono già che i termini legali non corrano per chi è legittimamente impedito. E in tal condizione si trova il clero dei RR. Stati, finché non gli pervenga notizia della presente concessione Pontificia. Il Sto Padre pertanto non dubita che non sia per farsi la conveniente applicazione di un'equità cosi manifesta; e invece di apporla come condizione della concessione medesima, ama di riposarsi sulla generosità e sulla pietà del Re, che saprà certamente allargare ancora i limiti della rigorosa giustizia. Copia della lettera del card. Soglia al Pareto, 8 ottobre 1848, acclusa al rapporto Pareto, 9 ottobre 1848, n. 482.
2ì Rapporto Pareto, 9 ottobre, cit.
3) Accluso al rapporto Pareto, n. 483.
*) Dispaccio IL 260.
3) Dispaccio n, 261.
6) Rapporto Pareto, 1 novembre 1848, n. 494;
V Nel rapporto del 9 novembre, n. 499, cui e acclusa copia della lettera del Soglia dcfl*8 novembre, il Pareto osserva che a sebbene dal canto nòstro si possa forse addurre essere cessato nell'isola di Sardegna l'antico stato di cose, che ammetteva un rappresentante del Ceto Ecclesiastico neUa persona dell'Arcivescovo di Cagliari, la Santa Sede non avrebbe probabilmente annuito alla richiesta senza una lettera di quel prelato.
D' Con dispaccio del 7 novembre 1848, n. 268, il Governo ringraziò il Pareto per ilo xejp dimostrato nell'ottenere il Breve pontificio che autorizzava la continuazione della riscossione del donativo ordinarlo e straordinario in Sardegne.