Rassegna storica del Risorgimento

1847-1848 ; CHIESA ; SARDEGNA (REGNO DI) ; STATO PONTIFICIO
anno <1951>   pagina <42>
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42 Romolo Quaxza
11. Gli argomenti che il carteggio Torino-Roma presenta allo studioso nel periodo da noi esaminato, offrono spanti di notevole interesse anche a chi non ne approfondisca l'esani? sotto l'aspetto giuridico, ma li osservi solo sotto la visuale politica.
Non ai esaurisce in essi il campo dell'attività svolta dal Governo albertino in materie attinenti alla religione: non vi si tratta, ad esempio, dei due noti procedimenti per l'emancipazione degli Israeliti e dei protestanti, che, secondo le parole del Cavour, fecero sparire dalla legislazione del Regno (de più gravi infrazioni al principio della libertà di coscienza . *) Ma, attraverso la cronaca diplomatica, essi lumeggiano non pochi atteggiamenti della tormentata psiche umana in quei critici momenti di trapasso.
Solo alcune delle questioni trattate sfociarono in una soluzione concertata di bnon grado fra ambe le parti. Altre furono sciolte dal Governo sardo con un taglio netto. Le più importanti e significative rimasero sospese. Nessuna condusse per il momento i rapporti fra Stato e Chiesa all'aspra collisione, che gli uomini del '49, fallito in poli­tica estera il programma neo-guelfo, svanito in politica interna il mito del papa libe­rale, ritennero di non dover evitare.
La speranza di poter conciliare libertà di coscienza, parità di diritto dinanzi alla legge ed osservanza alle gerarchie della Chiesa, basata su un più sollecito adeguamento di queste ultime allo spirito pubblico e favorita dall'entusiasmo novatore di molta parte del clero, era invece nel '48 ancor viva negli uomini preposti alla cosa pubblica e li indusse a reiterare gli sforzi e i tentativi di composizione presso il Governo papale con tale costanza che l'accusa di negligenza e di malanimo è verso di essi assoluta­mente infondata.
ROMOLO QUAZZA
J) la Scritti del Coniti di Cavour, cit, voi. I, p. 85.