Rassegna storica del Risorgimento

1856-1861 ; SARDEGNA (REGNO DI) ; SERBIA
anno <1951>   pagina <51>
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La politica serba del Regno di Sardegna: 1856-1861 51
sulla via di Costantinopoli a Belgrado . Giunto dunque a Belgrado il 22 marzo 1859 munito di credenziali ufficiali (oltre che di quelle ufficiose di Klapka per Garasanin e il fratello del ministro degli Esteri, Magazinovic") i primi sondaggi cauti nel difficile ambiente della capitale serba Astengo li compie presso quest'ultimo, causa la malattia del Garasanin. E furono sondaggi particolarmente utili poi che dovevano fargli modi­ficare in senso diametralmente opposto impressioni e informazioni evidentemente par­tigiane, avute a Parigi, sul conto delTottantaquattrenne principe Milo! e del figlio Michele. Seppi da lui (il fratello del ministro degli Esteri.Magazinovié). riferisce a Cavour Astengo il 29 marzo 1859,2) le buone disposizioni del Principe Milosch a nostro riguardo e Podio ch'egli nutrisce da molto tempo contro il governo austriaco* ebbi la certezza che avrei trovato nel Principe non itn partigiano della Russia o della Francia o di qualsiasi altra Potenza-, ma sibbene un vero serbo a cui stavano prima di ogni altra cosa a cuore gli interessi del suo Paese. In quanto al Principe Michele, il sig. Garajcanin, a cui per Fintermezso del sig. Magazinovic' aveva comunicato i miei dubbi sulle sue tendenze au­striache, mi assicurò che erano molto male informati quelli che ciò credevano stantéchè il Prìncipe Michele era tutt'aUro che Austriaco, al punto che si doveva aver confidenza in lui più ancora che in suo padre; mi assicurò che la Nazione Serba, se aveva operato molto in favore del Principe Milosh, aveva ciò fatto più in amore del figlio Michele, molto amato da tutti, che non del vecchio* il quale per avere 84 anni non presentava quasi speranza di poter vivere lungamente e giovare al suo paese. Anche Io spirito pubblico è decisamente favorevole agli.Ungheresi, mentre l'odio generale contro l'Austria era radicato in queste popolazioni per modo che con poca fatica si sarebbe potuto ottenere dalle stesse pianto desideravasi.
Completamente rassicurato sul clima politico del paese, clima che contrastava con le informazioni ricevute sia a Torino che a Parigi, il colloquio col ministro degli Esteri Magazinovic* gli conferma le impressioni già ricevute ( Trovai in lui lo stesso modo dì pensare che in suo fratèllo e la stessa cordialità) e cosi, completamente a tono circa gli. orientamenti politici degli uomini dirigenti del paese, si trova in 'condizione di affrontare, in colloqui decisivi col Knez e con suo figlio, le questioni connesse con la propria missione specifica a Belgrado. 11 primo contatto con Mflos Obrenovié, vecchio ma ancora in forze e dalla niente Incìda e penetrante, è senza dubbio caloroso, promet­tente, ma non conclusivo su quanto evidentemente a Torino ci si attende dalla Serbia. Il Principe esprime ad Astengo il desiderio di intrattenere col Piemonte relazioni di buona amicizia attraverso un consolato che rimanesse a. Belgrado in modo stabile: mi disse che dovevamo intenderci assolutamente perchè avevamo gli stessi interessi, dividevamo le stesse speranze e lo stesso odio contro il comune nemico, l'Austria, Incoraggiato da queste parole che riflettono in pieno quella che era la rispettiva ana­loga posizione di Torino e di Belgrado di fronte alla politica austriaca e all'identico problema nazionale e unitario, il giovane segretario di Cavour getta là una frase di sondaggio per venire a conoscere al di là delle parole di generica amicizia comuni a tutte le cerimonie di presentazione d i lettere credenziali e similile vere intenzioni del Principe, le possibilità concrete che l'amicizia di Belgrado poteva offrire in vista della guerra ormai alle porte: gli dissi, riferisce Astengo, che forse non era lontano il
1) ASME, Archivio della R. Legazione a Belgrado 1861-1868. Cartella Minute e documenti 1861-1868, Memoria per il Sig, Cav.re Astengo, reggente il nuovo consolato sardo a Belgrado, (senza data ma del marzo 1859).
2) ASME, Busta 116, Missione Astengo; Astengo a Cavour, 29 marzo 1859.