Rassegna storica del Risorgimento

1856-1861 ; SARDEGNA (REGNO DI) ; SERBIA
anno <1951>   pagina <54>
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:4 Angelo Tamborra
con. la prospettiva della dominazione austriaca, o di diventare vassallo della Russia: perchè la Serbia, si elle ne devient pas indèpendante par ses propres fnrèes sera prue tòt ou tard à la remorque de la Russie...:'..
Vengono così presi degli accordi di massima, in armonia con la espressa concor­danza di idee circa una possibile futura federazione danubiano-balcanica, per una azione di generico appoggio serbo agli insorti ungheresi col deposito e il passaggio di anni. Ma Michele è diffidente e sospettosissimo, vuol sapere tutto, mentre da parte ungherese si pensa invece di tenergli nascosto tutto car il bavarde trop avant d'agir.
Indubbiamente, anche per questo motivo, le rivelazioni sènza mèzzi termini dì Astengo sono andate un po' oltre il segno. Vous avez mal fait de vous confier à MUosh, Soyez excessivement prudent. Allez à Costantinoples et concertcz vos mouvements avec general Durando gli viene telegrafato da Torino il 7 aprile, *) per la preoccupa­zione fatta sorgere, significativamente, dal ministro di Russia a Vienna che potesse compromettersi rimanendo a Belgrado. E in verità MiloS, secondo quanto Cavour ha saputo da Parigi in conseguenza della visita di Michele, era stato addirittura spaven­tato. Cavour se ne preoccupa non poco e fa esprimere ad Astengo i suoi dubbi: Une doute pas de son honnéteté ni de ses sympathies pour nous, mais il croit qu'il redoute un peu et par conséquent il fengagé à ètre reservé avec lui : ce en Orient il ne faut se fier de personne ,2) specie quando si è strettamente sorvegliati dagli agenti austriaci, tanto che si è costretti a inviare ogni comunicazione tramite l'ambasciata russa a Vienna*
In realtà, gli avvenimenti stanno talmente precipitando che Astengo, in defini­tiva, può fare ben poco di concreto, anche in conseguenza della difficilissima posi­zione 3) per le calunnie sparse dall'Austria sul suo conto **) e per la riluttanza di Milos ad assumere impegni precisi. Il Principe cosi almeno gli sembra, senza però penetrare la vera reale situazione di una Serbia che non può, soprattutto in quel mo­mento, fare alcun passo arrischiato è incapace per la sua vecchiezza di fare qualche cosa di bene e si è inoltre circondato di uomini che non sanno che solleticare la sua va­nità e vendicarsi dei loro antichi nemici. Il figlio ha istruzione, volontà e fermezza, ri-medierà certamente ad ogni cosa, se come sperasi, potrà esercitare una salutare in­fluenza sul padre : ed anche Carasanin molto non può fare perchè è sempre nell'ini -possibilità di agire come vorrebbe, il vecchio lo teme, il giovane lo ama, ha però grande autorità fra i suoi compaesani e se ne serve a nostro favore. Nel complesso, dunque, buone le relazioni col principe, ottime quelle col popolo, abbastanza buone quelle con Osman Pascià, comandante della fortezza di Belgrado, per quanto me lo permét­tano gli intrighi del console austriaco, prussiano ed inglese che nulla risparmiano contro di me. In queste generali condizioni di spirito delle popolazioni serbe, è un vero pec­cato che le ormi da depositare lungo il Danubio non siano giunte da Galatz, nonostante che Astengo si fosse preparato a riceverle con un lungo giro di ispezione nel paese: è impossibile descrivere le simpatie di queste popolazioni e di quelle al di là del Da­nubio pel nostro paese; se le mercanzie fossero giunte si potrebbe fare un ottimo com­mercio purché si avesse qualche capitale per far fronte alle prime tratte. Tutti son
i) ASME, Busta 116.
2) ASME, Busta 116, Missione Astengo, Barderon ad Astengo, Torino 20 aprile 1859.
s) ASME, Busta 116, Astengo a Cavour, 23 giugno 1859.
*) ASME, Busta 116, Astengo a Cavour, senza data ma della tarda primavera del 1859.