Rassegna storica del Risorgimento
1856-1861 ; SARDEGNA (REGNO DI) ; SERBIA
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1951
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Angela Tamborra
meno volubile e d'un carattere più curo potrebbe rendersi assai più. importante. Per la forte personalità di Mihailo, per il fatto che ritorno a questi esponenti gravitasse una parte del Senato, del clero, dei funzionari, di'ufficiali dell'esercito, tutte persone bene educate, istruite, cbe furono accolte, ospitate, pensionate, decorate dal governo russo in differenti epoche e nelle diverse crisi politiche per le quali è passata la Serbia , per la stessa forte influenza che vi ha il console generale di Russia, si parla dell'opposizione comeperuna singolare alleanza di parole del partito democratico-rosso.
Pio solido e quadrato appare il settore governativo, il cui capo effettivo sarebbe il ministro dell'interno Nicola Cristic. il quale ha acquistato nella direzione ch'ebbe un tempo della polizia, delle abitudini di decisione e d'ordine molto apprezzate nel paese. Al di sopra di tutti, infine, senza possibilità di essere catalogato in questa od altra formazione politica, l'autore del Naterianije, il vecchio ma ben valido Ilijn Gara-sanin, uomo di stato di spiriti e statura veramente europei, cui si attribuisce non a torto di essere l'ispiratore della politica ministeriale ed il primo consigliere del Principe. Scovasso, per l'ardimento e l'intelligenza ed il tatto politico, vede in lui, già avemmo occasione di notare, il Cavour slavo del Piemonte balcanico, uomo leale, savio, buon cittadino ed abilissimo, che conosce perfettamente il suo paese, la politica, gli uomini e le cose....]) La sua azione, nel rimanere fedele alle idee espresse con chiarezza ed intima passione nel suo Naccrtanijc del 1844, è lineare e conscguente e, in assonanza intera col compito che si è data la dinastia degli Obrenovic, si volge dai Serbi a tutti gli slavi balcanici, dalla piccola Serbia alla Slavia del sud, fuori da ogni limitazione religiosa o affiliazione più ampiamente panslava. In Oriente più che altrove, riferirà Scovasso pochi anni più tardi, il 17 novembre 1866,la religione serve d'istrumento politico. Gli Slavi cattolici detestano assai più gli Slavi ortodossi che i musulmani e sono da essi largamente contraccambiati. I preti cattolici servono la polìtica dell'Austria, mentre il clero ortodosso è l'ausiliare più potente della politica moscovita... Il signor Garachanine ne è dolente. Egli dice che la religione non deve mischiarsi di politica, deve tenersi in disparte dalla questione nazionale; in questa questione i serbi, siano cattolici, siano ortodossi, devono avere un solo intendimento ed unire i loro sforzi per conquistare la loro indipendenza. In una lettera programma che Garachanine ha recentemente indirizzato ai Croati, per mezzo, credo, del Stross-mayer, raccomanda caldamente tra le altre cose di dimenticare che sono cattolici, e ricordarsi soltanto che sono Slavi. Nel propugnare la libertà di religione e di coscienza, egli vi afferma che le gare di religione non potet profittare che ai loro nemici. L'Austria si terne della religione per dividere o per assorbire i popoli. La Russia vorrebbe preparare la sua conquista in Oriente col messo della religione Si lascino, egli dice, in disparte i ricordi istorici, non si pensi che al presente, è la nazionalità dei popoli che deve trionfare e per ottenere questo trionfa bisogna che si uniscano lealmente e strettamente tutti quelli della stessa razsa che la religione tende a dividere* Non doversi appoggiare per questo scopo né all'Austria, nò alla Russia, ma alle Potenze che difendono il principio di nazionalità e specialmente alla Francia. 2J
Questi dunque gli uomini, questo l'ambiente, il clima stesso politico e morale, nel quale si inserisce e viene a muoversi la diplomazia sarda. Anche se non manca la nota
i) ASME, Busta 225, Scovasso a Ricaaoli, 16 ottobre 1861. 2) ASME, Archivio Legazione di Belgrado, 1861-1868, Fase: Dispacci confidenziali. Scovasso al Ministero, 17 novembre 1866.