Rassegna storica del Risorgimento

1856-1861 ; SARDEGNA (REGNO DI) ; SERBIA
anno <1951>   pagina <67>
immagine non disponibile

La politica serba del Regno di Sardegna: 1856-1861 61
Intanto, la delegazione serba che stava trattando a Costantinopoli dal maggio sulla baae delle richieste già formulate, improvvisamente il 4 settembre ha fatto ritorno a Belgrado dopo aver dichiarato alla Sublime Porta, per ordine del Principe Milosch, terminata la sua missione. Quest'ultima misura... produsse cattivo effetto sullo spirito della Porta e dei rappresentanti delle Potenze garanti, essendovi stata interpretata come un principio di ostilità verso la Turchia. *) E questo era in realtà, poi che da parte serba alla risposta sostanzialmente negativa ricevuta dalla Porta in agosto, si era replicato in modo deciso, affermando che la Serbia considerava ormai come diritti acquisiti tutte le richieste formulate dalla delegazione. La politica del tutto o niente, prevista da Durio, era stata condotta sino in fondo, fuori da ogni possibile compro­messo.
Una situazione affatto nuova, intanto, alla quale ed ai problemi da essa deri­vanti la diplomazia sarda era da tempo ormai preparata 2), venne a determinarsi il 26 settembre 1860 con la morte del Principe Milos e l'avvento al trono del figlio che assunse il titolo di Michele Obrenovié IH. A questo punto, quel senso di vago e provvisorio ed incerto che l'età veneranda di Milo! poteva dare alla politica serba del regno di Sardegna lascia il posto a rapporti più solidi, meglio definiti, anche perchè ormai ancorati ad un passato, ad una tradizione. Col principe Michele ha fatto la sua comparsa sul trono di Serbia un sovrano dalla forte personalità, figlio di Knez , quando suo padre era soltanto figlio di contadini. Gli anni trascorsi in esilio, soprattutto in Ungheria, la stessa influenza della moglie, una Hunyady, avevano sottolineato in lui quello spirito cavalleresco, peculiare della nobiltà magiara. È pieno della dignità del suo rango, ben compreso dei compiti elevati e decisivi che il paese attende da lui. Il Principe, scriverà Scovasso a Bicasoli, non è un genio, ma possiede delle buone qualità fra le quali l'onestà, il disinteressamento. Qualità che mancavano ai suoi prede­cessori...; desidera il benessere de' suoi sudditi e se ne occupa: è dotato di ottimo cuore, dolce, istruito, ma... non mi pare inaccessibile all'influenza, specialmente di chi conosce il debole del suo carattere. Egli è gelosissimo, ed è naturale, della propria autorità e vedrebbe assai male che un rappresentante straniero s'immischiasse nel suo governo.3) E sa muoversi bene anche verso l'opposizione poiché il suo prestigio è assai possente per far cessare ogni velleità di resistenza tosto che interviene in modo schietto e di­retto. 4) Nella piatta atmosfera balcanica egli doveva apparire come una personalità di primo piano, l'unico o fra i pochi che molto avesse appreso, negli anni dell'esilio e dopo, dai. suoi frequenti e continuati contatti con l'Occidente.
Questi anni Io hanno formato e non è più quel jcune homme pale, timide, à la contenance embarassée che Blanqui aveva incontrato a Belgrado nel 1842; aveva impiegato il suo tempo nel visitare le capitali europee, nell'apprendere le lingue occiden­tali. Particolarmente proficui erano stati i suoi studi ad Heidelberg si che tutto questo
1) ASME, Busta 250, Durio a Cavour, 6 settembre 1860.
2) ASME, Busta 250, Durio a Cavour, 4 marzo 1860.
3) ASME, Busta 225, Consolato di Belgrado, Scovasso a Ricasoli, 14 dicembre 1861. Non diverso, sostanzialmente, il giudizio del consolo francese a Belgrado, Bot-miliau, che il 10 febbraio 1865 scrive; C'est un homme grand, maigre, d'une sante delicate, très brun, au front bas, aux cheveux noirs, à la barbe épaissc qui lui couvre presque tonte la figure. Il parie couramment le francai et très bien l'allemand. Par ailleurs, soninstrnetion est dea plus boriici' et son intelligence lle-meme assez mediocre. Mais il a le caractère cminemmenl droit, loyal et il est profondernent patrio te (cfr. JEAN MOUSSKT, La Serbie di., pag. 215, nota 3).
*i ASME, Busta 225, Scovasso a Ricasoli, 26 settembre 1861.