Rassegna storica del Risorgimento

AZEGLIO, MASSIMO TAPARELLI D' ; BALBO CESARE
anno <1951>   pagina <77>
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Frammenti inediti'dai carteggio, ecc. 77
Roma, 19 dee. 47.
Caro Cesare, *) t'ho già mandati i miei rallegramenti per le tue parole dell'Anto-logia,2) te li ripeto, e ti dico che ro'c sembrato vedertici mettere il potente anelito 3) della tue, seconda vita politica. Qui hanno fatto grand'incontro. Il posto di censore non mi veniva in mente che Vaccettassi. E bene che sia occupato da uomini degni e illuminati, e pereto bisogna dircelo all'orecchio che nessuno senta, ma censore è il primo scalino dopo il commesso dì pulizia. *) Zitto, e tanto meglio se v'è brava gente che non Vawerte. Del vostro giornale m'auguro benissimo.5) lOOm fr. di fondo! questo si chiama saper fare. Qui l ho sempre detto che senza fondi non v'è giornali possibili perchè si deve allora viver di carità; invece chi paga sceglie il buono e lascia il cattivo. Io vi manderò notizie, e, come ho scrìtto a Camillo*) spero potervi mandare qualche cosa, purché mi diate una trac­ciai che da lontano è difficile conoscer bisogni e opportunità. M'h venuto in mente far un articolo sulla Popolarità, suoi vantaggi, inconvenienti, ecc.; va bene?
Qui ci troviamo in una situazione grave: ma grazie alla fortuna impertinente, n'usciremo bene. Il partito retrogrado che ha fatto fiasco colle congiure e i pasticci, ha cercato nuova via, e tentato persuadere al Papa che il liberalismo attuale ha disegni anti­religiosi. Gli hanno messo in sospetto tutto e in specie la Consulta, 7) e tutto ciò per com­battere la pubblicità de1 suoi atti, colla quale certo tutti i ladri e gl'imbroglioni si troveranno disfatti. Figurali che gli hanno detto persino che i consultori sapendo che la loro opinione diverrebbe pubblica, potrebbero per rispetti o timori dir quel che non pensano e sarebbero posti in occasione prossima di peccato... questi birboni àWoccasìon prossima del Lotto non ci pensano, e a tante altre! Così la dimostrazione al Console Svizzero per la caduta del Sonderbund, l'hanno dipinta come avversa al Cattolicismo; mentre quelli che: l'hanno fatta sapevano assai cosa fosse la questione Svizzera, e solo volevano dar addosso ai ge­suiti. Anche detta stampa gli fanno paura, e la censura è diventata un arbitrio stomache­vole, e v'è tutta la slealtà della curia Romana. Figurati che hanno negato si stampasse U tuo Programma del Risorgimento! M'era proprio saltata, e glien'avevo preparato una
l) La busta è indirizzata al l'I 11. o. Signore Conte Cesare Balbo, Torino. Il timbro postale è del 23 dicembre 1847.
3) Si tratta dell'Antologia Italiana; Giornale di Scienze, Lettere ed Arti, fondata a Torino nel 1846 dal milanese Francesco Predari e pubblicata dalla Casa Editrice Pomba. L'articolo del Balbo intitolato Alcune prime parole sulla situazione nuova dei popoli Liguri e Piemontesi difende le prime riforme del régno e le paragona favo­revolmente colle riforme di Pio IX. Antologia Italiana, Anno II, Tomo III, Novem­bre 1847, pp. 474-502.
3) Sottolineato dall'Azeglio. Allude alla frase dì Manzoni negli Inni Sacri.
*) Il posto di censore venne offerto al Balbo da Carlo Alberto.
s) Si riferisce al giornale II Risorgimento.
6) Camillo Cavour.
1) L'editto per la creazione d'una Consulta apparve il 14 aprile 1847. Una cir­colare del Cardinale Gizzi ai Legati e Delegati chiedeva due o tre nomi per pro­vincia. Da queste liste il Papa scelse coloro che, dimorando nella capitale, pre­stassero i loro consigli al governo, secondo ne fossero richiesti, specialmente al fine di migliorare gli ordinamenti pubblici. Dopo l'amnistia) questo fu il decreto che suscitò il maggior entusiasmo. Vedi A. M. GHISALBEHTI, Nuove ricerche sugli inìzi del pontificato di Pia IX è sulla Consulta di Stato, Roma, 1939.