Rassegna storica del Risorgimento

AZEGLIO, MASSIMO TAPARELLI D' ; BALBO CESARE
anno <1951>   pagina <88>
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88 George A. Carbone
gamba, del resto starei come un cesare* e quando sia guarito spero di poter ancora far qualche cosa. Dunque se ti riesce di trovarmi un mezzo termine per Rina, disponi di me. Se no bisogna che faccia il mio dovere. Salutami tutti, e tutti di cuore v'abbraccia.
Massimo
Per l'Azeglio la vita politica non era terminata, che, infatti, non la si può dire neanche cominciata. La politica piemontese dovette subire burrasche tempestose fra l'armistizio Salasco e il disastro di Novara, e la gravità della situazione subito dopo Novara consigliò al giovane Vittorio Emanuele II la scelta di Massimo d'Azeglio come suo primo ministro per dirigere i destini del Piemonte in quei giorni difficilissimi, quando le ire politiche provocavano aspre battaglie nella Camera, nei giornali, e nei caffè. Schizzo della storia del '48 dal punto di vista del leader dei moderati: questo è il valore di questo plico di lettere.
GEORGE A. CARBONE University of Mississipi, U.S.A.
l) Indubbiamente si riferisce all'articolo del Guerrazzi intitolato Pazzie del giorno, pubblicato nel Corriere Livornese 1*11 settembre 1848. Ved. M. D'AZEGLIO,, op. cit., p. 28.